Si finge medico e soccorre una ragazza a Treviva, poi viene scoperto e insulta la polizia
Attivate le segnalazioni per le ipotesi di usurpazione di titolo, esercizio abusivo di attività sanitaria e oltraggio a pubblico ufficiale

Nel caldo di domenica 29 giugno, tra le vie di Treviolo animate dal ritorno di Treviva, la manifestazione che da tempo attira in paese centinaia e centinaia di persone, una ragazza ha accusato un malore tra la folla. Un uomo si è allora fatto strada, dichiarando di essere un medico e andando a controllare il polso della giovane.
Non era medico
L'uomo però, un 40enne residente in provincia di Monza, non aveva alcuna licenza e non era in alcun modo un professionista come dichiarato. Per questo, sommato al fatto che all'arrivo delle forze dell'ordine si sia dimostrato indisponente, sono ben tre le segnalazioni che ora pendono su di lui.
«Verbalmente aggressivo»
I fatti sono stati riportati da comandante della polizia locale di Treviolo, nonché comandante anche di quella provinciale, Matteo Copia, che ha descritto sul proprio profilo Facebook la vicenda.
Dopo aver sottolineato che la polizia è arrivata sul posto in poco tempo, quando l'uomo si è fatto avanti, ha anche aggiunto: «Durante le fasi di identificazione ha oltraggiato ripetutamente gli operatori, assumendo un atteggiamento verbalmente aggressivo. Alla presenza del Comandante, ha cercato di giustificarsi affermando di conoscere la professione medica "perché figlio di un medico". È risultato privo di qualsiasi titolo abilitante o iscrizione ad albi professionali sanitari».
Nei suoi confronti sono state quindi attivate le segnalazioni per le ipotesi di usurpazione di titolo, esercizio abusivo di attività sanitaria e oltraggio a pubblico ufficiale. Il comportamento, oltre che penalmente rilevante, è stato giudicato potenzialmente pericoloso per l'incolumità delle persone coinvolte.