Questione di degrado

Spostare i giochi del Parco Avventura alla Trucca? «Rimangono lì, costerebbe troppo»

Per il consigliere leghista Carrara si potevano trasferire le strutture in un altro giardino pubblico, ma per l'assessora Ruzzini è meglio valorizzare lo spazio alla Malpensata

Spostare i giochi del Parco Avventura alla Trucca? «Rimangono lì, costerebbe troppo»
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All'inizio di giugno, il consigliere Alessandro Carrara (Lega) aveva chiesto a Palazzo Frizzoni di considerare l'idea di spostare i giochi del Parco Avventura della Malpensata a quello della Trucca, come si era deciso per esempio per quelli del Parco Turani. Dall'Amministrazione, però, hanno chiarito che farlo comporterebbe in questo caso più costi che benefici, quindi rimarrà tutto lì dov'è, anche se si stanno studiando delle alternative.

I giochi in legno rimangono

Il motivo principale della richiesta è il fatto che le attrazioni in legno, così come l'area verde, siano soggette alla presenza di senzatetto, sbandati e tossicodipendenti. Siccome il degrado, nonostante gli interventi, non è sparito allora l'idea di Carrara, che aveva presentato un'interrogazione in merito (e in passato aveva chiesto di chiuderlo), era quello di trasferire i giochi in legno per bambini dove non c'è questo problema.

Secondo l'assessore al Verde pubblico, Oriana Ruzzini, quest'opzione non sarebbe percorribile, in quanto smantellare e rimontare il gioco in legno in un luogo diverso da quello originario potrebbe comportare il danneggiamento delle componenti. Questo dopo che, tra l'altro, nel 2023 si è effettuato un intervento di manutenzione sull'attrazione per 36.600 euro, inoltre spostandolo si dovrebbe poi fare un nuovo collaudo, con quindi ulteriori costi aggiuntivi.

Obiettivo: valorizzare il parco

«Le valutazione che si stanno facendo riguardo al Parco Avventura - ha spiegato Ruzzini - sono orientate al rafforzamento della dotazione delle infrastrutture ludiche, con la previsione di installare giochi di corda e di legno che potrebbero attrarre i bambini oltre i sei anni. In aggiunta o in alternativa, si può investire sulla valorizzazione naturalistica del luogo, che dispone di un patrimonio arboreo di pregio, unico in città».

La volontà dell'Amministrazione sarebbe anche quella di dotare il giardino pubblico di adeguata cartellonistica, per descrivere le caratteristiche del luogo e le sue «funzioni ecosistemiche», insieme alle regole da rispettare e ai collegamenti per esempio con area cani, orti, Parco Olmi e suo ampliamento, ma anche al tratto lungo la Morla.

«Considerata la delicatezza del luogo - ha concluso l'esponente della Giunta Carnevali - sono ovviamente in ascolto della cittadinanza e, prima di prendere decisioni, ogni idea e proposta sarà condivisa con la rete di quartiere, con cui dopo l'estate apriremo un confronto in collaborazione con l'assessora Lenzini e il Servizio reti».