Maltempo, alberi abbattuti a Ponte San Pietro: ma allora aveva ragione il sindaco Macoli?
La notte tra il 7 e l’8 luglio il nubifragio ha riacceso lo scontro politico sull’abbattimento delle piante storiche in via Papa Giovanni XXIII

di Laura Ceresoli
Una violenta bufera si è abbattuta su Ponte San Pietro nella notte tra lunedì 7 e martedì 8 luglio, lasciando dietro di sé una scia di devastazione. Ma tra le piante sradicate e i lampioni pericolanti, un evento in particolare ha riacceso un dibattito che da settimane infiamma la comunità: la caduta di un esemplare all’imbocco di via Papa Giovanni XXIII.
Proprio in questa arteria, l'amministrazione comunale aveva già previsto l'abbattimento di diverse piante, ritenute pericolanti e causa di problemi strutturali, nonostante le accese proteste ambientaliste sollevate da cittadini e opposizione consiliare.
Alla luce di quanto accaduto, il sindaco Matteo Macoli aveva dunque ragione? Questo viale alberato, lungo circa 515 metri, è da tempo al centro di un progetto di riqualificazione. Già nell'ultimo Consiglio comunale, il primo cittadino aveva difeso con forza l'intervento, sottolineando l'insostenibilità della situazione dal punto di vista della sicurezza e della mobilità.

La strada, che ospita la scuola elementare “Giovanni Pascoli” e si trova in prossimità di numerose abitazioni e luoghi di aggregazione, presenta marciapiedi danneggiati dalle radici degli alberi. Questo li rende impraticabili per disabili, genitori con passeggini e anziani, costringendo spesso i pedoni a camminare sulla carreggiata.
A supporto della sua decisione, Macoli aveva citato una relazione agronomica che attestava come circa il 10 per cento degli alberi fosse già malato o instabile, con precedenti episodi di caduta, e che le radici stessero danneggiando anche le abitazioni private. Gli esemplari considerati a rischio dovevano quindi essere rimossi con urgenza e sostituiti (...)