Rilievi Anac a Palafrizzoni, l'opposizione chiede chiarezza sull'affidamento degli appalti
Le consigliere Ceci (FI) e Tentorio (FdI) domandano i dettagli sulle modalità di aggiudicazione dei bandi e quelle per il futuro

Qualche tempo fa, era arrivato all'attenzione delle cronache il fatto che l'Anac (Autorità nazionale anticorruzione), in una sua relazione del 30 luglio dell'anno scorso sul Comune di Bergamo, abbia contestato all'Amministrazione un ricorso sistematico ad affidamenti diretti (sarebbero il 29,68 per cento sul totale) e procedure negoziate sotto soglia (sarebbero il 70,32 per cento sul totale).
I rilievi dell'Anac
Nel documento si lamentava il ripetersi di affidamenti agli stessi operatori economici per lavori simili senza un'adeguata motivazione, ma anche una diffusa parcellizzazione artificiosa di commesse, in particolare per la manutenzione del verde, così come quella stradale e nell'edilizia, che avrebbe impedito il ricorso a gare a evidenza pubblica.
Queste modalità, evidenziate dall'Anac per il periodo dal 2020 al 2022, secondo l'ente avrebbero comportato la violazione del principio di rotazione, la mancata programmazione e un frazionamento artificioso delle commesse, ma anche l’elusione delle regole sul numero minimo di operatori, da consultare per le procedure negoziate previste dal Dl Semplificazioni.
Motivo per cui, per il prossimo Consiglio comunale straordinario del 21 luglio, le consigliere d'opposizione Giulia Ceci (FI) e Ida Tentorio (FdI) - quest'ultima insieme ai colleghi di partito Cristina Laganà, Arrigo Tremaglia e Filippo Bianchi - hanno chiesto conto di tali appalti, insieme a un cambio di registro per il futuro.
Le precisazioni del Comune
Da Palazzo Frizzoni, quando queste osservazioni dell'Anac erano giunte al pubblico, erano arrivate delle dichiarazioni, secondo cui «la maggior parte delle procedure di affidamento esaminate si riferisce al periodo di emergenza sanitaria da Covid, in un contesto straordinario che ha imposto tempistiche e modalità operative non ordinarie».
Per giunta, a parere del Comune, le pratiche criticate riguarderebbero in larga parte un periodo precedente all’adozione del Regolamento comunale per gli acquisti (giugno 2021) che «ha introdotto nuove modalità di attuazione del principio della rotazione tra gli operatori economici» e l'Amministrazione ha specificato che sono in corso «controlli mirati nell’ambito del monitoraggio delle misure anticorruzione e del programma 2025, riferiti all’anno 2024, relativi ai controlli successivi sugli atti».
Insomma, era il periodo della pandemia e bisognava agire con tempistiche più strette e particolari, il nuovo Regolamento comunale dell'estate 2021 ha migliorato le modalità di affidamento degli appalti e, comunque, in seguito ai rilievi dell'ente nazionale si sono avviati dei controlli più stringenti.
L'opposizione vuole chiarezza
Come si è capito dagli ordini del giorno delle due consigliere, tuttavia, queste sintetiche spiegazioni a mezzo stampa non sono bastate all'opposizione, che quindi adesso chiede chiarezza e che si vada a specificare, nel dettaglio, come si siano affidati questi appalti.
In particolare, Ceci ha affermato che «le deroghe emergenziali consentivano procedure semplificate solo per affidamenti sotto soglia, con motivazione documentata e per un periodo limitato, fino al 31 luglio 2021». Ha poi aggiunto che «non giustificavano il frazionamento artificioso per restare sotto soglia, né la reiterazione di affidamenti agli stessi operatori senza adeguata rotazione».
A rincarare la dose è Tentorio: «L’accaduto è grave e bisogna porvi subito rimedio ma, ben riflettendo sulle pratiche di questa Amministrazione, probabilmente c’è un aspetto se possibile ancora più intollerabile: molti appalti e concorsi, spesso di primaria importanza, hanno un unico concorrente, sono una gara in cui corre uno solo».
Un sistema che per la consigliera non va affatto bene, in quanto «questo è deleterio dal punto di vista economico, perché non c’è concorrenza. Ma forse ancora più grave è la mancanza di idee diverse, che si confrontano, si stimolano e magari si migliorano, a vantaggio della Città. Non si fanno record, in gare con un solo concorrente».
Diversi bandi con un solo concorrente
Per rendere più evidente la questione, Tentorio fa l'esempio dei progetti per il Centro Piacentiniano, a inizio Novecento, ebbe 27 concorrenti e le proposte furono esposte a tutti i cittadini. Il progetto per Bergamo Sud, invece, è uno solo e i bergamaschi non lo hanno nemmeno mai visto. Il gestore di Piazzale Alpini è stato l'unico a partecipare al bando, esattamente come il ristrutturatore delle Piscine Italcementi (che gestirà la struttura, con introiti, per vent'anni).
Simili modalità per la società che deve fare i lavori del Sacro Cuore, la stessa che ha il cantiere della Montelungo. Tentorio cita anche l’aggiudicazione del ristorante serale all'Accademia Carrara, anche se su questo punto la Giunta ha già risposto che, essendo una faccenda gestita dalla Fondazione, di natura privata e senza fini di lucro, questa non deve adottare procedure a evidenza pubblica.
«Ci pare che l’Amministrazione debba iniziare in proprio a cambiare registro - ha concluso -. Perché ogni gara d’appalto con un solo concorrente è avvilente: o Bergamo non interessa, o è ben noto agli altri addetti ai lavori che gli appalti vengono aggiudicati prima».