di Fabio Gennari
Se pensi solo a difenderti, perdi. Contro certe squadre, diventa complicato accettare di abbassarsi a protezione della propria difesa e basta. Quindi è meglio non farlo, anche perché la storia recente dell’Atalanta racconta di come questa filosofia non sia certo quella che guida i nerazzurri.
Detto questo, per uscire con punti importanti domani (17 settembre) dal Parco dei Principi bisognerà difendere bene e sbagliare poco. Anzi, pochissimo. Perché Luis Enrique, nonostante le numerose e pesanti assenze, ha elementi in grado di fare la differenza.
Il rientro in campo di Odilon Kossounou nella partita di domenica, vista anche la sua prestazione, è stato molto importante e tutto fa pensare che a Parigi tocchi di nuovo a lui. Hien non è stato perfetto contro il Lecce, ma si è sempre fatto sentire e un suo duello con uno tra Barcola e Gonzalo Ramos appare interessante. Per il terzo centrale, infine, la domanda sorge spontanea: avanti con Scalvini oppure verrà rispolverato Djimsiti dopo novanta minuti di panchina?
La presenza del difensore albanese va considerata probabile: il 2003 prodotto del vivaio ha fatto bene con il Lecce, ma non pare ancora nella sua miglior forma, mentre il mestiere e l’esperienza di “Jimmy” possono davvero fare la differenza in una gara dove, uomo su uomo, l’avversario è oggettivamente più forte in tanti protagonisti. E quando è così, bisogna fare ancora di più per portare a casa qualcosa di importante.