di Paolo Aresi
Strano destino quello di Boccaleone. Prima gli dicono che si raddoppia il binario della ferrovia per Brescia, poi si informano gli abitanti che arriveranno altri due binari per l’aeroporto di Orio. E fanno quattro. Poi a Boccaleone vengono a sapere di barriere “fonoassorbenti” alte sette metri e mezzo. Allora si impegnano, fanno proposte molto concrete perché il tracciato della ferrovia venga interrato anche soltanto per un centinaio di metri in modo da ridurre il rumore e da “ricucire” il quartiere oggi tagliato in due tra Clementina e Boccaleone vero e proprio.
Ma tutte le richieste e le proposte vengono respinte da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e il Comune non le sostiene. Alla fine il quartiere ottiene che al posto del sottopasso ciclabile e pedonale previsto in sostituzione del passaggio a livello (le auto non passeranno più) verrà realizzato un sovrappasso. Una ben misera consolazione. Ma il quartiere pare contento. Temevano il sottopasso perché ricettacolo di balordi, soprattutto la notte, con timore per chi passa di lì. Il sovrappasso è pienamente in vista e quindi ritenuto più sicuro.
Ad aprile 2024 ottengono un assenso anche dal Ministero per la passerella e nei suoi giri pre-elettorali anche la candidata sindaca Elena Carnevali si dice d’accordo. Ma poi, nel luglio scorso, 2025, il colpo di scena. Si riunisce il “Gruppo di lavoro sul progetto di collegamento ferroviario con l’aeroporto di Orio al Serio” con i rappresentanti dei quartieri di Boccaleone, Campagnola, Celadina, con gli assessori Francesco Valesini (Riqualificazione urbana), Claudia Lenzini (Politiche della casa e quartieri), Oriana Ruzzini (Transizione ecologica), Marco Berlanda (Mobilità). C’erano anche tre tecnici comunali.
In apertura della riunione, subito la dichiarazione dell’assessore Valesini, che per il Comitato di Boccaleone rappresenta una doccia fredda: l’assessore spiega che, rispetto a un anno fa, quando si era ritenuto plausibile realizzare due passerelle a distanza così ravvicinata (una passerella “storica” si trova a 250 metri, sulla via Rovelli), si è in una fase diversa, di maggiore consapevolezza, e occorre prendere una decisione dalla quale non si può più tornare indietro.
Valesini mostra i “fotoinserimenti” delle due opzioni, sovrappasso e sottopasso (…)