L'allarme continua

A Villa di Serio raccolte quasi duemila firme per ottenere un nuovo medico di base

Il paese rischia di averne solo uno entro l'anno prossimo, costringendo numerosi pazienti a rivolgersi a Ranica e Alzano Lombardo

A Villa di Serio raccolte quasi duemila firme per ottenere un nuovo medico di base
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A fine maggio il dottor Salvatore Stumpo, uno dei medici di base di Villa di Serio, è andato in pensione e 1.500 cittadini hanno dovuto trovarsi un nuovo medico. A fine 2021 però il problema si ripresenta. È infatti probabile che anche un altro dottore, Remo DeSante, concluda i suoi anni di onorato servizio nella sanità pubblica, lasciando il Comune con un solo medico di base, ovvero Antonio Modica.

Per questo motivo, già dopo l'addio di Stumpo era partita una raccolta firme per chiedere a chi di competenza un nuovo dottore. L'appello, che ha raccolto fino a oggi 1.887 adesioni, è stato promosso da Anna Pezzotta, presidente del Circolo culturale ricreativo villese, ed è indirizzato alla vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, al direttore di Ats, Massimo Giupponi, al direttore Uoc gestione e assistenza primaria e pediatria di famiglia e gestione convenzioni, Roberto Moretti, e al direttore sanitario di Ats Bergamo, Michele Sofia.

Il rischio della presenza di un solo medico di medicina generale a Villa di Serio porterebbe molti cittadini a doversi rivolgere ai medici di Ranica o Alzano Lombardo, centri che per la distanza costringerebbero i pazienti anziani, la maggioranza, a utilizzare i mezzi pubblici con tutte le difficoltà legate agli orari degli ambulatori, senza considerare il fatto che dopo l'emergenza Covid si pensava di andare invece verso una maggiore presenza degli ambulatori e dei dottori sui territori.

La raccolta firme ha anche avuto il sostegno della Giunta, con il sindaco Bruno Raimondo Rota che ha espresso la sua solidarietà all'iniziativa, sottolineando come la mancanza di queste figure professionali sul campo costituisca un problema per i soggetti più fragili e ha contattato i responsabili sanitari locali e regionali per chiedere un miglioramento del servizio.

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