12 mesi durissimi

Atalanta-Valencia, un anno dopo: 45mila tifosi in festa, poi l'incubo Covid

Tanta tristezza a guardare il calendario, è passato un anno dall'ultima partita interna a porte aperte giocata dalla formazione orobica

Atalanta-Valencia, un anno dopo: 45mila tifosi in festa, poi l'incubo Covid
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di Fabio Gennari

Non è il 4-1, non è la doppietta di Hateboer e nemmeno il capolavoro di Ilicic piuttosto che quello di Freuler. No. Sono i volti della gente, la lucida follia di un abbraccio collettivo che ha travolto 45mila persone allo stadio e decine di migliaia di bergamaschi in giro per le provincia (e non solo) al termine di una delle partite più importanti nei 114 anni della storia atalantina. Oggi è il 19 febbraio 2021, è passato esattamente un anno dall'ultima partita giocata a porte aperte davanti al pubblico di casa della Dea.

La sfida giocata al Meazza venne anticipata dalla conferenza di Gasperini e Ilicic (alla vigilia), il giorno del match tifosi e addetti ai lavori arrivarono molto presto all'esterno dello stadio di San Siro e per almeno 2 ore prima dell'apertura dei cancelli la gioia di esserci e la tensione per il primo storico ottavo di finale erano dentro ogni discorso. Ogni birra bevuta. Ogni pacca sulla spalla. Dentro lo stadio, minuto dopo minuto la tensione saliva e alla fine si è sciolta in una vittoria netta e travolgente per le emozioni che ha regalato.

Quel calcio, per Bergamo e gli atalantini, è finito la sera del 19 febbraio di un anno fa. Pochi giorni dopo è arrivato il paziente 1 di Codogno, poi la nostra provincia è stata travolta dallo tsunami del Covid e per mesi si è parlato solo di ambulanze, ricoverati e morti piuttosto che di calcio. Quando il circo è ripartito, hanno ricominciato a giocare le gare ma la componente più calda e travolgente, ovvero i tifosi sugli spalti, mancavano e mancano tuttora come l'aria.

Di quell'Atalanta-Valencia si è detto tutto e il contrario di tutto, l'hanno chiamata bomba sanitaria e miccia del Covid a Bergamo. Noi non abbiamo certezze. nessuno può averne. Però ci sono tifosi che quella sera erano sugli spalti a far festa e oggi non ci sono più perché questo maledetto virus se li è portati via. Il ricordo di Atalanta-Valencia, un anno dopo, è soprattutto per tutti quelli che tra pochi giorni vedranno la gara con il Madrid dalla Curva del cielo.

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