In attesa di trovare continuità in campo, Ruslan Malinovskyi tira sempre da fuori
Quarto gol ufficiale per il numero 18 ucraino della Dea, ragazzo sempre sorridente e positivo che sta crescendo in modo costante

di Fabio Gennari
Ruslan Malinovskyi si sta pian piano prendendo l'Atalanta. Il suo impatto sul calcio della Dea non è stato devastante, rispetto a Muriel il ragazzo arrivato dai campioni si Belgio del Genk in estate non ha incantato fin dal primo momento, ma con il passare delle partite (forse anche per il suo ruolo in campo) il numero 18 di Gasperini sta guadagnando posizioni nelle gerarchie. A Firenze grazie al suo sinistro da fuori è arrivato il gol del decisivo 2-1, finora sono 4 le marcature stagionali (oltre a 3 assist) in 27 presenze, ma con appena 1225' minuti giocati, ovvero l'equivalente di quasi 14 gare intere. Il segnale che Gasperini più volte ha mandato è semplice: lo considero, è bravo, ma deve crescere e quindi lo uso con il contagocce.
Di fatto, parliamo di un calciatore di ottimo livello che non trova continuità per due motivi. Prima di tutto, non è semplice pensare di trovare posto in un attacco con Gomez e Pasalic che ruotano serenamente nei posti che non sono di Zapata e Ilicic (più Muriel): Malinovskyi non è abbastanza attaccante per ambire a scalare queste gerarchie. In secondo luogo, per stare stabilmente in mezzo al campo, invece, Ruslan non ha ancora i tempi della giocata che vuole Gasperini quindi è normale questo utilizzo con il contagocce. Di sicuro, il ragazzo ha il grande merito di essere sempre positivo e di cercare sempre la porta da fuori area: contro lo Shakhtar in casa a Milano e pure in Coppa Italia a Firenze (solo per fare due esempi) ha sfiorato gol che sarebbero stati molto preziosi e decisamente belli dal punto di vista estetico.