Sogni di gloria

Ci siamo, parte la volata! L'Atalanta deve crederci, senza calcoli almeno fino alla Roma

Dieci partite per cercare l'ennesimo capolavoro con la terza qualificazione di fila in Champions League: non sarà semplice ma la Dea sa come si fa

Ci siamo, parte la volata! L'Atalanta deve crederci, senza calcoli almeno fino alla Roma
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di Fabio Gennari

Non ci sono molti calcoli da fare, difficile dire quale sarà la quota necessaria per arrivare in Champions League o prevedere gli sviluppi di una classifica che dopo 28 giornate vede tante squadre in pochi punti e solo l'Inter un po' più avanti delle altre. L'Atalanta di Gian Piero Gasperini parte oggi (3 aprile) alla caccia della terza qualificazione consecutiva al torneo più importante d'Europa, sarà una rincorsa emozionante perché c'è un grande obiettivo da raggiungere ma, soprattutto, per il fatto che la Dea è in pieno controllo della sua situazione.

Il futuro dipende solo dai nerazzurri. Lo abbiamo già scritto, ma dopo due settimane di sosta è giusto ribadire il concetto: l'ingresso nei primi quattro posti è nelle mani dei bergamaschi. Con dieci vittorie è matematica la qualificazione in virtù degli scontri diretti in programma che, tra le altre cose, metteranno la Dea di fronte anche a Juventus e Roma da qui al 22 aprile. E proprio la sfida con i giallorossi rappresenta il guado, il momento in cui forse sarà decisivo iniziare davvero a guardare la classifica.

Gasperini in conferenza stampa ha parlato del momento che attraversano i suoi e in effetti è vero che la Dea deve pensare prima di tutto a darsi continuità. Nel girone di ritorno lo score dice sei vittorie, un pareggio (pazzesco, contro il Torino) e due sconfitte contro Lazio e Inter; nelle ultime sette sfide de Roon e compagni hanno ottenuto sei vittorie e il trend è decisamente positivo. Tocca solo continuare così. Non sarà semplice, ma nelle prime quattro stagioni di Gasperini a Bergamo lo score dice che sono arrivate solo due sconfitte contro Cagliari e Inter (sempre all'ultima giornata) nelle ultime dieci giornate di ogni campionato. Quindi su 40 partite.

Lo sprint di Primavera è una caratteristica dei bergamaschi, evidentemente il lavoro del tecnico di Grugliasco e del suo staff è organizzato per dare il massimo proprio quando si decide la stagione e i risultati, così continui nel tempo, stanno premiando un gruppo che non si tira mai indietro, non teme il caldo e nemmeno la pressione di una Serie A sempre più tosta quando il momento è topico. Insomma, quando il gioco si fa duro l'Atalanta alza il ritmo, mette la freccia e se ne va.

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