l'intervista

Da Edimburgo a Napoli, solo per la Dea: chi è Steven, unico atalantino al Maradona

Il trentaseienne di Edimburgo segue l'Atalanta in giro per l'Europa da sette anni. «Non ho mai visto un club così legato alla propria città e ai propri sostenitori»

Da Edimburgo a Napoli, solo per la Dea: chi è Steven, unico atalantino al Maradona
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di Alessandro Giovanni Pagliarini

Grazie a un incontro casuale con alcuni tifosi nerazzurri avvenuto nel 2016, Steven Faughnan, trentaseienne di Edimburgo, da ormai sette anni gira l'Europa per seguire l'Atalanta. Padre di Charlie, 5 anni, Steven vive nella capitale scozzese con la compagna Lauren, che ormai condivide la sua enorme passione per i colori nerazzurri.

Un amore a prima vista

«Tutto è iniziato quando ho conosciuto un gruppo di bergamaschi che erano venuti a vedere una partita dell'Hibernian - racconta Steven -. Qualche tempo dopo, durante una vacanza a Milano con Lauren, uno di loro, Giulio, ci ha aiutato a prendere i biglietti per Atalanta-Roma, che era la gara d'apertura della stagione 2017. Nonostante la sconfitta per 1-0, ci siamo innamorati dell'atmosfera che si respirava dentro e fuori dallo stadio».

Da allora, Steven ha assistito a circa 24 partite della Dea, costruendo legami profondi con i tifosi bergamaschi. L'ultima avventura risale a domenica 3 novembre, in occasione della trasferta contro il Napoli. Lo scozzese, infatti, è stato l'unico tifoso atalantino presente nel settore ospiti del Maradona.

«Avevo prenotato questa settimana di ferie da sei mesi con l'idea di assistere a qualsiasi partita dell'Atalanta. Sapevo che sarebbe stato difficile ottenere un biglietto per Napoli, viste le restrizioni, ma ho deciso di andare comunque. È stato triste pensare che i tifosi di Bergamo non abbiano potuto vivere quell'emozione dal vivo. Ho provato comunque a farmi sentire durante la partita (ride, ndr)».

La passione non conosce confini

Tra i momenti più emozionanti della sua esperienza da tifoso, Steven ricorda due partite in particolare: «La sfida contro il Liverpool è stata una delle migliori esperienze, insieme alla finale di Dublino, che è stata incredibile. Ma la vittoria ad Anfield è stata davvero inaspettata e averla vissuta con Lauren ha reso tutto ancora più speciale. Quella vittoria ha significato molto, specialmente pensando a quanto contasse per i bergamaschi».

Steven e Lauren ad Anfield in occasione di Liverpool-Atalanta 3-0

La passione per i colori nerazzurri ha influenzato profondamente la vita quotidiana di Steven: «Quando parlo di calcio nei bar o nei locali di Edimburgo, mi capita spesso di dire che tifo Atalanta e questo suscita grande curiosità. Non penso di aver mai visto un club così legato alla propria città e ai propri sostenitori. Andare a vedere una partita a Bergamo è un'esperienza unica, un'atmosfera così non l'ho mai trovata da nessun'altra parte».

I trofei non sono tutto

Un'Atalanta da scudetto? Steven non si sbilancia: «La qualità della rosa, per profondità, a oggi è probabilmente la migliore degli ultimi otto anni. Ci sono tanti giocatori in grado di fare la differenza quando serve, anche se capitano delle "giornate no", come la sconfitta contro il Como. Personalmente, credo che altre squadre abbiano qualcosa in più in ottica scudetto, ma mai dire mai: sarebbe incredibile».

Steven all'Aviva Stadium di Dublino per la finale di Europa League tra Atalanta e Bayer Leverkusen

E mentre si prepara a partire per la Germania per assistere al match di Champions League contro lo Stoccarda, prima di venire a Bergamo per la sfida casalinga contro l'Udinese (magari facendo prima tappa a Caravaggio per vedere l'Under 23), ribadisce l'essenza del suo amore per la Dea: «Per me tifare Atalanta va oltre i trofei, anche se vincere in Irlanda è stato fantastico. La cosa più bella rimane il legame unico tra il club, la città e i suoi tifosi».

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