di Fabio Gennari
Se ne parla poco, sebbene la sua assenza, sommata a quella di Palomino, sia pesantissima, ma visto il rendimento difensivo della Dea si sente meno. La verità è però che, senza Djimsiti, Gasperini ha una preziosa alternativa in meno a disposizione e tutto viene un po’ mascherato solo dall’ottimo avvio di stagione di Toloi e Demiral, con Okoli spesso a completare la linea a tre. Da un po’ di tempo, il report in arrivo da Zingonia parla di lavoro differenziato per il numero 19 e ora che ottobre è alle porte è giusto iniziare il conto alla rovescia.
Il comunicato ufficiale pubblicato dopo la gara contro il Milan in cui Djimsiti si è fatto male (calcione da Origi) era molto chiaro: «Atalanta B.C. informa che, in seguito al trauma diretto riportato durante la gara di campionato Atalanta-Milan, Berat Djimsiti è stato sottoposto ad accertamenti clinico-strumentali che hanno evidenziato una frattura composta del terzo medio del perone sinistro. Il calciatore ha iniziato sin da subito le cure stabilite nel programma di recupero». All’albanese è stato applicato un gambaletto di protezione, il periodo di recupero era stimato in circa due mesi.
Poi, nelle scorse settimane, Gasperini ha lasciato intendere che i tempi avrebbero potuto accorciarsi. Senza fretta e senza nessuna forzatura (è pur sempre una frattura che ha tempi abbastanza definiti), dopo la sosta i bergamaschi giocheranno con Fiorentina, Udinese, Sassuolo e Lazio. Per la gara con i viola e sul campo del friulani sembra molto dura che Djimsiti possa esserci, ma sarà interessante capire se per la gara interna con i neroverdi emiliani (15 ottobre) qualcosa cambierà.