Il dopopartita

Gasperini furioso non parla, c'è Marino: «Szczesny era da rosso e ci manca un rigore»

Secondo i nerazzurri la partita (l'ennesima) con la Juventus è stata condizionata da episodi arbitrali. Il mister decide di non presentarsi ai microfoni

Gasperini furioso non parla, c'è Marino: «Szczesny era da rosso e ci manca un rigore»
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Come già accaduto in Coppa Italia dopo la sconfitta con la Fiorentina, anche stasera, dopo l'1-1 con la Juventus in campionato, Gian Piero Gasperini ha deciso di non presentarsi ai microfoni per commentare la partita. Una scelta dettata dalla rabbia per alcuni episodi: il presunto rosso mancato per il fallo di Szczesny su Koopmeiners e il presunto fallo di mano di De Ligt su tiro di Boga. Entrambi episodi avvenuti nel primo tempo.

A parlare ai microfoni Dazn è stato quindi il direttore generale nerazzurro Umberto Marino, arrivato davanti all'inviato proprio nel momento in cui nello studio di Dazn l'ex arbitro Luca Marelli stava spiegando, regolamento alla mano, i due episodi: a suo parere, il fallo di Sczcesny era da giallo (non arrivato) e non da rosso e De Ligt, prima di colpire con l'ascella, devia con il petto e quindi niente rigore.

Un'analisi che Marino non condivide per niente: «Per fortuna Marelli non arbitra più - esordisce il dirigente atalantino -. Quelli erano uno rosso e l'altro rigore. Dobbiamo essere seri. Non c'entra il regolamento, vanno commentati gli episodi e come vengono giudicati anche nelle altre partite. Marelli conosce un regolamento tutto suo».

Dallo studio cercano quindi di riportare la calma e portano Marino a commentare la partita: «Abbiamo fatto un'ottima gara. Lo spirito giusto, francamente, c'è sempre stato, mancava un pizzico di fortuna ultimamente, qualche episodio favorevole soprattutto in attacco. La squadra mi è piaciuta tanto, bisogno fare dei grandi elogi a chi è sceso in campo perché ha giocato alla pari contro una grande Juve, che arrivava da tanti risultati utili consecutivi».

A Marino viene poi chiesto un commento sulla prova di Boga, che come con la Fiorentina è stato tra i migliori dei nerazzurri: «Le squadre avversarie, forse, oggi ci conoscono meglio e avere un giocatore come Boga, che salta l'uomo, può darci un po' più di imprevedibilità. I Percassi hanno fatto un grande investimento su di lui, ci crediamo tanto. A volte fatichiamo a trovare gli spazi come ho detto, bisogna anche trovare altre vie».

In chiusura, Marino analizza la situazione della classifica: «Il campionato è ancora lungo, non credo che il discorso quarto posto possa limitarsi a noi e alla Juve, dietro c'è tanto movimento, con la Lazio, la Fiorentina, la Roma... Manca ancora tanto».

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