Questioni di tifo

I due volti della Curva Pisani: di nuovo dodicesimo uomo e un lancio di oggetti da condannare

Finalmente, il boato dello stadio è stato di nuovo da applausi e la prestazione della squadra ne ha beneficiato. Ma ci sono anche delle ombre

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di Fabio Gennari

Lo avevamo anticipato, le indiscrezioni che circolavano erano chiare e lasciavano intendere che Atalanta-Lazio sarebbe stata la prima gara con la Curva Pisani di nuovo trainante. È andata esattamente così, episodio finale a parte. Quel lancio di oggetti è completamente da condannare. Ma resta il fatto che i ragazzi assiepati nel settore più caldo del Gewiss Stadium sono stati un fattore della partita e che i circa 600 laziali si sono sentiti solo a sprazzi.

Fin dalle 14, un'ora prima del match, il colpo d'occhio in Curva raccontava qualcosa di diverso. Più gente nella zona centrale, più bandiere, e nonostante il nastro sui palchetti i cori sono subito partiti con continuità e potenza da brivido. Nessun nuovo gruppo, tanta voglia di fare di più rispetto al recente passato e risultati evidenti. Chiaro che si può fare ancora meglio e che domani con lo United c'è un'altra possibilità di trascinare tutti per trasformare lo stadio in una bolgia, ma la strada sembra ormai (ri)tracciata e la speranza è che quando si tornerà al cento per cento della capienza la risposta sia ancora migliore.

Dicevamo però del finale di gara e del lancio di oggetti in direzione di Reina. L'Atalanta ieri (31 ottobre) ha preso le distanze con un comunicato molto diretto e preciso. «Atalanta BC condanna e stigmatizza quanto accaduto ieri nei minuti finali della partita con la Lazio, la Società si mette a completa disposizione delle Autorità al fine di offrire il massimo supporto nell’individuazione dei responsabili di comportamenti che violino il Regolamento d’uso del Gewiss Stadium. I gesti incivili di pochi non possono e non devono in nessun modo causare danno a coloro che hanno realmente a cuore l’Atalanta e Bergamo».

Si parla di monetine, accendini, nastro isolante e bicchieri di birra pieni lanciati in campo, cose assolutamente da evitare per avere uno stadio sempre più positivo e senza nessuna macchia. Nei gesti e nei comportamenti. Anche dal settore dei laziali sono partiti cori razzisti verso Ilicic e Zapata, a testimonianza che, purtroppo, di cose da sistemare ce ne sono un po' dappertutto. La speranza è quella di trovarsi sempre più a commentare solo un grande spettacolo a favore della squadra e non episodi che con il calcio non hanno nulla a che fare: le provocazioni di chi è in campo non giustificano in nessun modo reazioni che fanno solo il male dell'Atalanta.

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