Il personaggio

I numeri di Koopmeiners sono impressionanti, a partire dagli oltre duemila minuti giocati

Con Gasperini, l'olandese gioca sempre e da protagonista: i suoi parametri sono incredibili e non accennano a cambiare

I numeri di Koopmeiners sono impressionanti, a partire dagli oltre duemila minuti giocati
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di Fabio Gennari

Ci sono le rotazioni, il turnover ragionato, i cambi a gara in corso e le scelte che permettono un po' a tutti di giocare e di rifiatare. Poi c'è lui, Teun Koopmeiners. Con la partita di domenica contro il Lecce, il centrocampista olandese ha superato quota duemila minuti giocati in campionato: 22 presenze, di cui 21 da titolare e 20 restando in campo dall'inizio alla fine, per 2.070' minuti giocati. Su 2.228' totali, pari al 92,9 per cento. Per intenderci, de Roon e Toloi, rispettivamente fermi a 1.739' e 1.648' minuti giocati, più o meno quattro partite in meno.

Ciò che impressiona di Koopmeiners è che non solo è sempre in campo da protagonista, ma che ha pure numeri da urlo. Le volte che ha chiuso da migliore sul piano della corsa (distanza) sono quasi coincidenti con il numero di presenze e in tutto questo "esserci" ci ha messo anche tantissima qualità. Qualche dato? I gol fatti sono 6, i tiri 41, di cui 19 nello specchio della porta, 1.505 palloni giocati con 858 passaggi riusciti (di cui 541 in avanti), 129 recuperi e 36 occasioni da gol a completare il quadro.

La qualità del gioco che Koopmeiners garantisce è dunque altissima, per questo motivo quando gioca una partita "normale " subito ce ne si accorge, ma il ragazzo non sembra preoccuparsene troppo e la partita dopo scende in campo da protagonista.

Anche per lui, come per tutti i big, vale lo stesso ragionamento: se si va in Europa, Koopmeiners va considerato al centro del progetto senza dubbio alcuno. Il problema è se non ci vai: le big del calcio europeo hanno in giro un sacco di osservatori, non accorgersi di Koop è francamente impossibile.

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