Il litigio tra Gasperini e il giornalista del Corriere Bergamo: la ricostruzione dei fatti
Sarebbe stato il tecnico a fare scattare lo scontro a causa di vecchie ruggini. Arrivati muso a muso, l'allenatore ha dato dell'«asino» a Serina. Che ha ribattuto: «Cogl***e!»

Che Gasperini sia un tipo fumantino non è certo un segreto. Nella sua lunga - e fantastica - esperienza a Bergamo, che va avanti da nove stagioni, non sono mai mancati attriti e litigi con la stampa. E quest'anno non è andata diversamente. Ma ieri (4 maggio), all'U-Power Stadium di Monza, si è rischiato che la situazione degenerasse.
Il pregresso
Tutto è accaduto nel post gara, a margine della conferenza stampa del tecnico per commentare il convincente 0-4 rifilato al Monza. Uscendo e passando nell'area dedicata ai giornalisti, il tecnico nerazzurro ha incontrato Pietro Serina, firma del Corriere Bergamo con cui i rapporti sono tesi da tempo, con una degenerazione negli ultimi mesi, al punto che Gasperini è arrivato a decidere di non rispondere più alle domande dei giornalisti del Corriere.
«Asino!», «Cogl***e!»
Secondo Repubblica, Serina avrebbe così apostrofato il tecnico: «Ecco qua il fenomeno». In realtà, i (molti) presenti sottolineano come sarebbe stato il tecnico il primo a rivolgersi al collega, rimarcandogli - per l'ennesima volta e fuori di sé - i motivi della sua rabbia. Solo a quel punto Serina avrebbe risposto, chiedendo usando il termine «fenomeno» e chiedendo anche più «educazione» all'allenatore. Il quale, a quel punto, si è avvicinato arrivando muso a muso e rimproverando nuovamente il giornalista, scuotendo il dito a pochi centimetri dal suo viso. Serina, seccato, pare abbia respinto la mano del tecnico.
L'intervento del responsabile dell'ufficio stampa atalantino ha fatto in modo che la situazione non degenerasse, trascinando via Gasperini. Che però, allontanandosi, ha dato dell'«asino» a Serina. Che ha prontamente ribattuto: «Cogl***e!».
Il taccuino lanciato e il lutto per Claris
Sentendo l'insulto, Gasperini s'è girato di scatto, ha preso da un tavolo la prima cosa che gli è capitata sotto mano (un taccuino, pare), e l'ha scagliata contro il giornalista, per poi lasciare la zona dello stadio dedicata alla stampa.
Il tutto è durato un minuto, non di più. Ma certo è stato un episodio poco piacevole, a maggior ragione in una giornata in cui il tifo atalantino presente in massa allo stadio di Monza (2.587 biglietti venduti nel settore ospiti, tutto esaurito) era in lutto in seguito alla tragica morte di Riccardo Claris, 26enne grande sostenitore nerazzurro ucciso a coltellate nella notte tra sabato 3 e domenica 4 maggio, a Bergamo, per una banale lite tra tifosi atalantini e interisti.
Serina lascia in pace il Gasp. Porta rispetto x il Gasp
Serina goditi la pensione…val al parco coi nipotini dammi retta.
Gasperini sarà un grande tecnico ma un cattivo esempio come comunicatore. Ricordatevi e prendete l'esempio di Sir Ranieri come non si altera a domande scabrose. D'altronde ognuno fa il proprio mestiere e il sig. Gasperini si deve adeguare a rispondere educatamente anche a domande scabrose.
Per fortuna a Bergamo c'è ancora un giornalista sportivo con la schiena dritta che non accetta le angherie di quell' anziano bulletto piemontese. Ma tanto gli atalantini daranno sempre e comunque ragione al bulletto...
Gasperini è il solito fenomeno...che se ne vada, non abbiamo bisogno di personaggi come lui.