Nuovo leader

Il simbolo della "nuova" Atalanta? Malinovskyi: diamogli la numero 10, se la merita tutta

Dal punto di vista tecnico, il centrocampista ucraino ha fatto il salto di qualità e dargli il numero che fu di Gomez sarebbe un grande segnale

Il simbolo della "nuova" Atalanta? Malinovskyi: diamogli la numero 10, se la merita tutta
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di Fabio Gennari

Il campionato è appena finito, eppure non riusciamo proprio a non pensare già al futuro. Con un'idea in testa: l'ucraino Ruslan Malinovskyi si merita la maglia numero 10. Quella che è stata di Gomez, quella che nel calcio indossano quasi sempre i migliori. Nel caso dell'attuale numero 18 di Gasperini si tratterebbe di un'investitura anche simbolica dopo che, sul campo, il ragazzo ha dimostrato grandi cose.

Dal 21 marzo al 23 maggio, Malinovskyi non ha inciso sul risultato con un gol o un assist solo nell'ultima giornata, contro il Milan. La sua continuità di rendimento è stata pazzesca e non c'è dubbio che la nuova Dea debba passare da lui e da Miranchuk, mentre all'inizio della stagione appena conclusa erano Gomez e Ilicic i due punti di forza. Dare la 10 a Malinovskyi sarebbe un segnale ancora più forte di come il calcio di Gasperini sia fatto per rigenerarsi, ogni volta. Non contano i nomi, ma le caratteristiche; non ci si basa su quello che poteva essere, ma su quello che è stato.

Con l'Atalanta e con l'Ucraina, Malinovskyi ha dimostrato tutto il suo valore e la sensazione che possa fare ancora di più è molto diffusa tra i tanti addetti ai lavori che quotidianamente seguono da vicino le vicende nerazzurre. Quando Gasperini dice «sembrava impossibile fare a meno di Gomez e Ilicic», parla di due pilasti della vecchia Atalanta che non ci sono più. E considerando che Ilicic è ancora in rosa, la prima indicazione forte di mercato è proprio questa: resta da capire dove, ma lo sloveno molto probabilmente se ne andrà.

Cosa riserverà il mercato lo vedremo, di certo la base di partenza è ottima e se davanti arriverà qualcuno vedremo in che ruolo. Intanto ci sono Malinovskyi e Miranchuk. E non dimentichiamoci di Pasalic e Pessina, ma anche di Kovalenko. Insomma, di elementi validi ce ne sono e la speranza è che tutti migliorino ancora. Per aumentare ancora di più il senso di responsabilità di Malinovskyi, noi proponiamo di affidargli subito la numero 10: se la merita, facciamolo sentire importante.

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