Inevitabile

Il tempo passa per tutti, fondamentale è saper cambiare senza perdere la propria identità

Toloi, Rui Patricio e Cuadrado ai saluti; de Roon, Djimsiti e Kolasinac più vecchi; qualche big in partenza. Ma la Dea è sempre stata in grado di rinnovarsi

Il tempo passa per tutti, fondamentale è saper cambiare senza perdere la propria identità
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di Fabio Gennari

Rafa Toloi (35 anni a ottobre) ha salutato, Rui Patricio e Cuadrado (entrambi 37 anni) faranno lo stesso, come ha lasciato chiaramente intendere Gasperini dopo il Parma. E poi ci sono de Roon (34 anni), Djimsiti (32 anni) e Kolasinac (32 anni) che hanno una stagione in più sulle spalle e nelle gambe. Senza pensare ai big del gruppo che sul mercato potrebbero essere fortemente richiesti (Lookman, Ederson, Retegui Carnesecchi solo per citare i più chiacchierati) e potrebbero salutare.

È evidente che per il ciclo atalantino di Gasperini è un momento di cambiamento. Più passa il tempo, più si alza la possibilità di perdere pezzi importanti dello spogliatoio.

Uno dei punti di forza delle ultime stagioni, tuttavia, è stata la capacità della Dea di non rifondare tutto in pochi mesi, ma distribuendo le necessità in più sessioni di mercato. Il tempo che passa vale per tutti, i senatori dello spogliatoio sono sempre un punto di riferimento ma le grandi realtà sono in grado di assorbire questa situazione con due doti importanti: capacità di rimettere in rosa elementi di livello e onestà nel dirsi e comunicare all'esterno che ripartire è sempre complicato ma si lavora tutti al massimo per farlo.

L'Atalanta, sotto questo aspetto, è una certezza. Il fatto che Toloi sia l'ultimo giocatore ancora a disposizione di Gasperini da quando è arrivato a Bergamo nell'estate del 2016 racconta come nel corso di questi anni sia cambiato tutto, eppure i risultati sono andati in crescendo. Delle due l'una: o Bergamo è stata parecchio fortunata, oppure c'è una propensione al lavoro, una capacità di fare calcio tenendo d'occhio conti e bilanci che risulta essere un mix vincente.

E allora avanti con fiducia, il futuro è da scrivere ma si parte da un terzo posto e da un sacco di certezze che non si possono ignorare.

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