Capitolo chiuso

Insulti all'ispettore Antidoping, solo nota di biasimo per il Gasp. Che dice: «Sentenza giusta»

Nessuna squalifica e neppure una multa per il tecnico nerazzurro, accusato di aver preso a male parole un funzionario durante un controllo a sorpresa

Insulti all'ispettore Antidoping, solo nota di biasimo per il Gasp. Che dice: «Sentenza giusta»
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di Fabio Gennari

«È una sentenza equa e giusta, non ho altro da aggiungere». Con queste parole, il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini ha commentato la sentenza del Tribunale Nazionale Antidoping che lo ha punito con una semplice nota di biasimo (nessuna multa e nessuna squalifica) per l'episodio che lo ha visto protagonista lo scorso febbraio a Zingonia, quando il tecnico insultò un ispettore durante un controllo antidoping a sorpresa.

Il tecnico non ha mai interrotto alcun controllo, la contestazione era per il comportamento tenuto e, dopo l'udienza di ieri, tutto si è chiuso con una pena decisamente ridotta.

«Il Tribunale Nazionale Antidoping - si legge nella nota ufficiale delle Autorità -, nel procedimento disciplinare a carico del sig. Gian Piero Gasperini (tesserato Figc), visti gli artt. 3.3, 13.3 del CSA 2021 afferma la responsabilità dello stesso in ordine all’addebito ascrittogli e dispone nei confronti del predetto la sanzione della nota di biasimo. Condanna il Sig. Gian Piero Gasperini al pagamento delle spese del procedimento quantificate forfettariamente in euro 378,00».

La Procura aveva chiesto una squalifica di 20 giorni già lo scorso aprile dopo che una proposta di patteggiamento di dieci giorni era stata rifiutata dallo stesso tecnico della Dea.

Lo scorso maggio, a pochi giorni dalla finale di Coppa Italia, un vizio di forma causò il rinvio della questione e c'era anche il rischio che la procura riformulasse una diversa richiesta di condanna: le pene, codice alla mano, possono arrivare fino a 6 mesi di squalifica. In altri casi simili, il Tribunale Nazionale Antidoping aveva comminato una multa al tesserato, in questo caso si è scelta la nota di biasimo a chiusura di una vicenda che ha fatto un gran rumore ma che si è conclusa senza particolari danni per l'Atalanta e il suo tecnico.

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