Il personaggio

Kolasinac, il leader silenzioso: «Gli errori capitano, l'importante è come si reagisce»

A Zingonia prima conferenza stampa del difensore bosniaco che tanto bene sta facendo con la formazione di Gasperini

Kolasinac, il leader silenzioso: «Gli errori capitano, l'importante è come si reagisce»
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di Fabio Gennari

Finora c'era stata solo l'occasione di vederlo in campo. Sempre sicuro, sempre sul pezzo, tanto da sembrare un veterano in maglia nerazzurra. Invece Sead Kolasinac, classe 1993 ex Marsiglia, è arrivato solo in estate e la sua esperienza si sta rivelando molto preziosa. A parlare per lui, più di doti atletiche e tecniche, è l'approccio al lavoro finora dimostrato, la capacità di mettersi al servizio della squadra e dei compagni. D'altro canto, non le avesse sempre avute, non avrebbe giocato da protagonista sia in Inghilterra che in Germania, oltre che in Francia.

I tifosi già lo apprezzano e il suo modo di interpretare il calcio, spiegato oggi (25 settembre) in conferenza stampa, fa capire molte cose: «Cerco sempre di essere un leader e di aiutare la squadra. Anche nei momenti più difficili, dentro e fuori dal campo. Provo a a farlo nel modo migliore possibile, nello spogliatoio e in campo è importante avere le migliori caratteristiche a disposizione: qui a Bergamo le abbiamo. Sono sempre stato un tipo tranquillo, dietro è fondamentale essere calmi e trovare la soluzione giusta. Gli errori possono esserci, siamo esseri umani. L'importante è come si reagisce. Io voglio aiutare la squadra come meglio si può».

L'impatto con Bergamo e l'Atalanta è stato molto positivo: «Quando ho parlato con l’Atalanta ho avuto ottime sensazioni, grande feeling con tutti. Ho visto la crescita negli ultimi anni ed è stata una scelta facile. Il tipo di calcio che c’è qui è la soluzione migliore per me. Quando sono arrivato ho trovato grandi strutture, anche lo stadio, che è in via di ristrutturazione, per me è molto bello. Nell'Atalanta ci sono persone che vivono con passione, a tutti i livelli, questo club. È una cosa molto importante. Anche Bergamo piace molto a me e alla mia famiglia, soprattutto Città Alta: ho già visitato alcuni ristoranti, si mangia davvero bene».

Vicino al nuovo difensore degli orobici, l'amministratore delegato Luca Percassi: «Sono felice che Kolasinac sia a Bergamo. Lo abbiamo seguito molto in passato e verso il 20 giugno, dopo alcune telefonate, ha confermato di voler venire all’Atalanta. In quegli stessi incontri ha detto che avrebbe avuto bisogno di quindici giorni di relax con la famiglia per tornare carico. Ci ha detto che il 6-7 luglio sarebbe arrivato a Zingonia e quello ha fatto. Nonostante altri interessamenti. Questo dimostra la sua serietà. Colgo anche l'occasione per ringraziare Lee Congerton e Tony D'Amico, il loro lavoro è silenzioso ma estremamente importante».

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