Come la si risolve?

Koopmeiners, certificato medico all'Atalanta per non allenarsi. Situazione di stallo

Il giocatore, dice la Gazzetta, ha presentato un documento che spiega il suo stop per «motivi di salute». I Percassi continuano a chiedere 60 milioni

Koopmeiners, certificato medico all'Atalanta per non allenarsi. Situazione di stallo
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Rapporti tesi? Eufemismo. Dalle parti di Zingonia, in questi giorni la tensione si taglia con un grissino quando si parla del futuro di Teun Koopmeiners. Dopo che Gasperini, in un'intervista a L'Eco di Bergamo, ha svelato i contorni reali della situazione, infatti, le cose non sono migliorate. Anzi...

Il certificato medico

L'ultima notizia, diffusa oggi (9 agosto) dalla Gazzetta dello Sport, è che il centrocampista olandese ha presentato all'Atalanta un certificato medico per giustificare la sua decisione di non allenarsi con il resto del gruppo. Gasp ha parlato di «stress»: non è dato sapere se questo sia, effettivamente, il «motivo di salute» richiamato nel documento. Di certo, però, è l'ulteriore conferma dell'insanabile frattura venutasi a creare tra il giocatore e la società.

Percassi molti infastiditi

La quale, almeno per il momento, non sembra intenzionata a fare sconti alla Juventus, club che ha in mano l'assenso dell'olandese (per un'offerta pluriennale a oltre 4 milioni di euro l'anno) e che con lui vorrebbe completare il centrocampo a disposizione del nuovo tecnico Thiago Motta. L'Atalanta, infatti, è sempre stata chiara: già la scorsa primavera aveva dato l'ok a un possibile trasferimento del ragazzo, a patto che fosse arrivata un'offerta congrua. Ovvero, di circa sessanta milioni. I bianconeri non si sono nemmeno avvicinati a quella cifra.

Ora, forse, gli juventini sarebbero disposti ad arrivare a cinquanta. Comunque troppo pochi per i Percassi, che non hanno preso affatto bene - per di più - l'atteggiamento tenuto nella circostanza sia dalla Juventus che da Koopmeiners.

Tutti scontenti: come si risolve?

Nonostante la rottura acclarata del rapporto, quindi, al momento la situazione è in una fase di stallo che scontenta tutte le parti in causa. Appare evidente che non si possa andare avanti così in eterno ed è dunque probabile che, alla fine, una quadratura al cerchio verrà trovata. Ma è davvero difficile immaginare ora quale possa essere: chi accetterà di fare un passo indietro? Sarà l'Atalanta a cedere sulle cifre richieste o la Juventus ad alzare l'offerta? O magari sarà il giocatore a tornare sui propri passi?

Commenti
Vasco Marchino

Io penso che la Juve abbia consigliato il giocatore a presentare certificato medico …visti i trascorsi come Moggi agiva vedi Cannavaro Inter e altri e la loro tecnica quindi giocatore in tribuna senza stipendio e niente invece

Luciano

uomo piccolo, piccolo .... Venderlo alla svelta perché crea problemi all' ambiente. Poi ti aspettiamo a Bergamo in campo da avversario.....

Luca

Vergogna. Metterlo in tribuna fino al 2027 e risarcire i danni a società e tifosi , facciamo una class action .

Alessandro

L'ipotesi che il giocatore faccia un passo indietro è puramente accademica: io questo con la maglia dell' Atalanta non lo voglio più vedere e credo tutti i tifosi la pensano come me.

Marino

Normale che il giocatore voglia monetizzare, la carriera è breve. Andare allo scontro non serve a nessuno, troveranno un accordo che conviene a tutti e bona.

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