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La Figc ha deciso: se il campionato non dovesse concludersi, ci saranno play-off e play-out

Bocciata l'idea di blocco delle retrocessioni in caso di nuovo stop, da capire la formula che Gravina ha in mente

La Figc ha deciso: se il campionato non dovesse concludersi, ci saranno play-off e play-out
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di Fabio Gennari

La Figc, nel Consiglio Federale di ieri (lunedì 8 giugno), ha messo nero su bianco che se non si riuscisse a chiudere la Serie A saranno organizzati play-off e play-out (è il cosiddetto piano B). Il tentativo è quello di restare il più possibile legati al merito sportivo; il famigerato algoritmo sarà usato solo come estrema ratio (piano C). Prima di fare ogni valutazione, è giusto sottolineare che ancora non si conoscono i dettagli di questi play-off e play-out.

In attesa di capire se ci saranno due turni di play-off (uno per lo scudetto con le prime quattro e uno per i posti in Europa League per le squadre ferme tra il quinto e l'ottavo posto), è chiaro che se si vuole mantenere il merito sportivo non è plausibile pensare a un turno unico di play-off che comprenda le prime otto squadre. Non si può credere a una proposta che metta a repentaglio la qualificazione per la Champions League a favore di chi, oggi, è completamente fuori dalle coppe.

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