La misura è quel coro a fine partita: avanti così Retegui, Bergamo ha capito cosa vali
L'episodio può succedere, ma la prestazione rincuora e conferma quanto sia importante il contributo che il numero 32 nerazzurro sta dando alla causa
di Fabio Gennari
A partita finita, oltre mezz'ora dopo la sua uscita dal campo, la Curva Pisani lo ha chiamato e incitato a gran voce. Un coro semplice, spontaneo, ma davvero molto significativo. Il suo nome, scandito al cielo nonostante il rigore sbagliato.
Perché Mateo Retegui, contro l'Arsenal, è stato molto più di un rigore sbagliato. Certo, poteva calciare meglio e soprattutto sul successivo colpo di testa è clamorosa sia la parata che la mancata marcatura, ma setacciando la sua prestazione restano diverse cose importanti. Per i compagni, per il pubblico, per l'Atalanta tutta.
Nel primo tempo la gara è stata splendidamente tattica. La Dea ha giocato con tre punte, l'Arsenal aveva in campo almeno quattro elementi molto offensivi. Eppure si è vista solo un parata (doppia) di Carnesecchi su calcio di punizione. Retegui ha dato tantissimo alla causa, si speso in alcune corse all'indietro per contrastare gli avversari ed è risultato prezioso anche in attacco. L'unica azione palla a terra del primo tempo che ha portato un nerazzurro al tiro lo ha visto protagonista: palla verticale di Djimsiti, controllo e tocco di suola per De Ketelaere e palla in Morosini.
In occasione del rigore, dalle parti del dischetto c'era anche Lookman. Però il pallone non si è mai staccato dalle mani di Retegui. Era convinto di fare gol. Succede di sbagliare, ma la personalità non la compri al mercato. Dopo la doppia parata di Raya, i compagni sono andati a rincuorarlo. All'uscita dal campo sono arrivati applausi, nel post gara il coro già raccontato. Retegui, in questo momento, è un valore aggiunto importantissimo per la squadra di Gasperini. Ha fallito una grande occasione? Certo, è il calcio. Ma quello che mette nelle partite, agli occhi dei tifosi atalantini, non può sfuggire. E infatti non sfugge.
Magari non avrà i numeri di Scamacca ma a me Retegui piace un sacco. È umile, generoso, si mette al servizio della squadra e non molla mai. Un perfetto giocatore da Atalanta, spero che faccia una grande carriera.
Nino non avere paura di sbagliare un calcio di rigore, non è da questi particolari che si giudica un giocatore.