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Precisazione importante
La possibile vittoria della Roma in Conference League non avrebbe conseguenze sull'Atalanta
Analizzando bene i regolamenti, abbiamo capito che sbagliavamo: l'eventuale successo europeo dei giallorossi non inficia la "corsa" nerazzurra
di Fabio Gennari
Abbiamo commesso un errore, scrivendo delle possibili "conseguenze" per l'Atalanta legate a una eventuale vittoria della Conference League da parte della Roma. Diversamente da quanto evidenziato (e ce ne scusiamo), il successo giallorosso non escluderebbe altre formazioni italiane dalle prossime coppe europee, ma porterebbe l'Italia ad avere otto squadre nelle prossime competizioni continentali. Spulciando in dettaglio i regolamenti, si trovano infatti alcuni riferimenti preziosi che permettono di far luce sulle possibili opzioni.
L'Italia ha normalmente diritto a quattro posti in Champions League, due in Europa League e uno ai play-off di Conference League. Il totale di sette squadre qualificate, da quanto emerge dai regolamenti, può salire a otto o addirittura a nove in caso di successo in una competizione internazionale.
Al punto 3.08 del regolamento viene specificato che «il vincitore della Conference League è ammesso alla fase a gironi dell'Europa League. Se il vincitore della Conference League si qualifica per la Conference League attraverso una delle sue competizioni nazionali, il numero di posti a cui la sua federazione ha diritto nella Conference League viene ridotto di uno». L'Italia ha diritto a un solo posto in Conference League: se la Roma vincesse la finale di Tirana e arrivasse quinta o sesta, per la settima in classifica non cambierebbe quindi nulla: sarà Conference League.
Con i giallorossi vincenti e settimi in Serie A, invece, l'Italia avrebbe tre squadre in Europa League e nessuna in Conference League, mentre in caso di arrivo della Roma all'ottavo posto, l'Italia avrebbe quattro squadre in Champions League oltre a tre in Europa League (la quinta, la sesta e la Roma vincitrice della Conference League) e una in Conference League, ovvero la settima classificata. Un vero labirinto regolamentare che, colpevolmente, abbiamo sbagliato a interpretare inizialmente. E di questo ci scusiamo con tutti voi.
