L'Atalanta ha chiesto la vittoria per 3-0 a tavolino per la gara rinviata contro il Torino
Il rischio concreto è di arrivare a fine stagione con la partita contro i granata ancora da disputare. E sarebbe un bel problema
di Fabio Gennari
Atalanta-Torino, gara non disputata lo scorso 6 gennaio per l'impossibilità dei granata di raggiungere Bergamo causa blocco della Asl piemontese per i casi Covid tra i granata, non è ancora chiaro se e quando si giocherà. Dopo che il Giudice Sportivo e la Corte sportiva d'Appello avevano rigettato le richieste dell'Atalanta pronunciandosi per la disputa della partita, è notizia di ieri che la società orobica ha portato avanti le proprie istanze anche di fronte al Collegio di Garanzia del Coni.
La strategia, a meno di clamorosi colpi di scena, sembra chiara: se, come sembra, alla fine la gara si giocherà, la decisione dovrà essere presa al termine di tutto il percorso della giustizia sportiva. L'Atalanta è sempre stata per giocare le partite, prima della sfida con la Lazio a Roma la situazione legata al Covid era pesante per Gasperini e i suoi ragazzi eppure il gruppo partì per la gara dell'Olimpico la mattina di sabato 22 gennaio con pochissimi giocatori a disposizione per onorare l'impegno.
Lo scenario, a oggi, porta a pensare che la gara contro i granata possa essere giocata a ridosso del finale di stagione. Se l'Atalanta dovesse passare anche i quarti di finale di Europa League non ci sarebbero praticamente più date fino a fine maggio: chiaramente la corsa per un posto in Europa nella classifica del campionato sarebbe condizionata da questa situazione.
Per Bologna-Inter e Udinese-Atalanta, intanto, lo stesso Collegio di Garanzia ha fatto sapere che il dibattimento è fissato per il 13 aprile. Per la sfida con i friulani non dovrebbe esserci nessun tipo di sorpresa, la gara invece tra Bologna e Inter sarà da fissare e la possibilità che si vada dopo Pasqua è ormai una certezza. Maggio, dopo la sentenza, sarà molto vicino.