L'analisi del match

In certe serate, all'Atalanta manca sempre la giocata del singolo. Ma è davvero un difetto?

Nella gara con il Genoa si è confermata la tendenza della squadra orobica a fare un grandissimo volume di gioco, solo che talvolta non basta. In questo contesto, la scintilla del talento potrebbe aiutare, ma la Dea non funziona così

In certe serate, all'Atalanta manca sempre la giocata del singolo. Ma è davvero un difetto?
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di Fabio Gennari

Secondo 0-0 stagionale per l'Atalanta di Gasperini, che ieri (17 gennaio) con il Genoa ha chiuso a reti bianche come era già successo nella partita dello scorso 21 novembre sul campo di Cesena con lo Spezia. Al termine dei 90' giocati contro la formazione dell'ex Masiello, diversi tifosi si sono domandati: ma è possibile che in questo tipo di gare la squadra nerazzurra non riesca, molto spesso, a vincerle grazie a una giocata estemporanea o a un calcio piazzato?

Certamente sarebbe più facile trovare la via del successo in quel modo, si può sempre migliorare, anche perché di sicuro non mancano i giocatori con i colpi in grado di risolvere certi tipi di partite praticamente da soli. Ma la verità di fondo, analizzando il gioco dei nerazzurri, è che anche nei momenti più complicati non si vede mai un cambio di strategia, indipendentemente dagli uomini che scendono in campo.

Il fraseggio palla a terra, da destra a sinistra e viceversa, è ormai un tratto distintivo della squadra di Gasperini. Nessuno pensa che si possa vincere sempre (e se invece lo pensate, forse è il caso che vi poniate qualche domanda), chiaro che i tifosi vorrebbero vedere l'avversario completamente tritato dalla squadra nerazzurra, ma in campo ci sono anche gli avversari e quando la scelta è quella della difesa a oltranza (come nel secondo tempo il Genoa), c'è poco da fare.

Gasperini nelle intervista del dopo-gara si è soffermato sul fatto che non ha nulla da rimproverare ai suoi giocatori. Difficile dargli torto. Arrivare ai 25-30 metri con tante situazioni che alla fine possono sempre tramutarsi in gol è decisivo, poi le serate un po' così capitano a tutti e quindi non c'è molto da fare: si guarda avanti, si continua a macinare calcio e si punta in alto. Senza paura, senza pressione e con la voglia di fare ancora qualcosa di grande.

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