Serie C

L'Atalanta U23 sta facendo bene, ma c'è un problema: la rosa è veramente troppo lunga

Il caso di Federico Pagani, giovane prodotto nel vivaio che ha deciso di rescindere il contratto per lo scarso minutaggio, è emblematico

L'Atalanta U23 sta facendo bene, ma c'è un problema: la rosa è veramente troppo lunga
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di Alessandro Giovanni Pagliarini

L'Atalanta U23 è senza alcun dubbio la vera grande sorpresa del Girone A della Serie C 2023/24. Alla sua prima stagione assoluta tra i professionisti, la seconda squadra nerazzurra non smette di stupire: 7 vittorie in 13 gare e il quinto posto in classifica a pari punti con la Virtus Verona (quarta), ma con una partita ancor da recuperare a differenza dei veneti.

Il direttore sportivo Fabio Gatti è riuscito ad assemblare una squadra altamente competitiva, inserendo sia dei giocatori di rientro dai prestiti, sia dei giovani provenienti direttamente dalla Primavera e alla prima esperienza tra i professionisti.

La rosa a disposizione di mister Modesto è indubbiamente ricca di talenti. Alcuni sono ancora acerbi e stanno maturando grazie a questa esperienza in U23, progetto che ne favorisce la crescita sotto gli occhi attenti della società nerazzurra. Altri sono invece giocatori che hanno sempre mostrato un gran potenziale, ma che, per mancanza di occasioni o numerosi infortuni, non sono riusciti a dimostrare il loro reale valore. Altri ancora sono stati inseriti per alzare il livello della rosa ed essere da esempio per i più giovani, garantendo quell'esperienza necessaria all'interno del gruppo.

Federico Pagani contro il Lumezzane nella partita di Coppa Italia Serie C

L'unico grande difetto di questa squadra è la vastità dell'organico, probabilmente eccessiva. Attualmente la rosa è composta da 33 giocatori (di cui quattro portieri), o almeno lo era fino a qualche giorno fa. Prima che Federico Pagani, attaccante classe 2003, chiedesse e ottenesse la rescissione del contratto con la società bergamasca. Una decisione difficile, visto che il giocatore aveva rinnovato in estate prolungando il proprio contratto fino al 2024 con un'opzione fino al 2026. Ma cosa ha spinto il ragazzo a prendere questa decisione?

Innanzitutto, serve fare un passo indietro per capire la situazione. Pagani è cresciuto nel vivaio atalantino, facendo tutta la trafila del settore giovanile fino alla Primavera. Dopo un'annata positiva, reduce da 27 presenze condite da 8 gol e 8 assist, la scorsa stagione era passato in prestito all'Alessandria. Al termine di un anno sfortunato, condizionato da un infortunio alla coscia che lo ha tenuto fuori a lungo, è rientrato alla base per essere aggregato all'U23 nerazzurra. Nonostante avesse diverse offerte, il classe 2003 è rimasto a Bergamo, senza tuttavia trovare spazio: due presenze totali, 41' in Coppa Italia Serie C e 1' in Serie C. Insomma, non esattamente quello che si aspettava.

Lo scarso minutaggio, probabilmente interpretato come scarsa fiducia nei suoi confronti, ha portato il giovane attaccante a prendere la drastica decisione. Chiaramente, il ragazzo partiva dietro nelle gerarchie, ma si aspettava di poter trovare maggior spazio nel corso della stagione. «Abbiamo ancora dei giocatori che hanno giocato veramente poco, quindi cercherò di trovare uno spazio per loro - ha affermato Modesto ai microfoni della società -. Se lo meritano, sono ragazzi che lavorano tantissimo. Tante volte si guarda solo ai giocatori che giocano di più, senza vedere chi sta fuori, chi ha meno spazio. Ma anche loro durante la settimana, in allenamento, alzano il livello dei compagni, perché hanno una competizione molto alta e ciò permette di fare la differenza». Parole che sembrano sottolineare la volontà di evitare episodi simili a quello di Pagani in futuro.

Commenti
Gian Pietro

Purtroppo non bisognerebbe guardare la classifica ma aiutare tutti i giovani a crescere. Cmq. 33 sono sicuramente tanti e così si creano ragazzi che vorrebbero farsi notare ma anche ragazzi scontenti. Meglio dare ad alcuni di essi la possibilità di giocare in altre realtà visto che giocare è la loro aspirazione.

Maurizio

Purtroppo non è possibile avere 33 giocatori per fare il solo campionato. Ce ne sono dieci di troppo.

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