L'evoluzione tattica della nuova rosa a disposizione del Gasp: tridente vero o 4-2-3-1?
Da oggi parte una nuova fase della stagione e del lavoro del tecnico, che ha nuove risorse su cui contare per provare a crescere
di Fabio Gennari
Premessa: l'Atalanta ha una sua identità ben precisa e gioca normalmente con la difesa a tre, che è un marchio di fabbrica del tecnico Gian Piero Gasperini. La sessione di mercato che si è chiusa ieri sera, tuttavia, ha messo in evidenza una strategia che potrebbe far pensare a una Dea molto più versatile rispetto a quella che siamo abituati a vedere. Rosa alla mano, facendo il famoso gioco delle coppie in ogni ruolo, si nota bene come i nerazzurri possano giocare anche con il 4-3-3 o 4-2-3-1 rispetto al più classico 3-4-3 (o 3-4-1-2).
L'attacco dei nerazzurri è composto da Zapata e Muriel centravanti, Boga e Mihaila esterni a sinistra, Malinovskyi e Miranchuk esterni a destra, più Pasalic (miglior marcatore della A tra i centrocampisti) e Pessina che possono muoversi sia da incursori centrali che da esterni con caratteristiche meno offensive. Tanta abbondanza è un divertimento, il tecnico ama lavorare sul campo e trovare soluzioni anche se è in emergenza: Scalvini in mezzo al campo con la Lazio è solo l'ultimo esempio di questa sua filosofia di lavoro.
Le tante partite ravvicinate e la necessità, spesso decisiva, di cambiare assetto anche durante la stessa gara sono due possibilità importanti per sfruttare subito i giocatori della rosa e non c'è nemmeno il rischio di dover aspettare troppo per notare novità. Se hai una rosa di 24 calciatori in cui il 95% conosce già perfettamente l'impianto di gioco, inserire gli ultimi arrivati diventa ancora più facile. E l'Atalanta, negli ultimi due anni, ha cambiato molto più spesso volto rispetto al passato.
Anche la cessione di Gosens, principalmente tecnica, lancia un segnale. L'infortunio e i quattro mesi fuori hanno messo in mostra una Dea capace di essere molto competitiva anche senza il tedesco, gli esterni rimasti in rosa sono tutti molto meno offensivi dell'ex numero 8 tedesco e possono giocare da terzini puri. Quindi si è rinunciato alle doti offensive di un singolo per far spazio ad altre caratteristiche e nuovi giocatori. L'Atalanta, anche attraverso queste mosse, prova a crescere. Cambiare. Evolvere.