Il personaggio

L'obiettivo di Zapata? Stare bene. La scorsa stagione la sua assenza è stata pesantissima

Dopo un'annata travagliata, in cui la condizione fisica è stata precaria, il numero 91 vuole tornar protagonista

L'obiettivo di Zapata? Stare bene. La scorsa stagione la sua assenza è stata pesantissima
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di Fabio Gennari

L'obiettivo principale di Duvan Zapata è stare bene. Il numero 91 della Dea nella passata stagione ha dovuto saltare ben venti partite ufficiali (32 presenze complessive) e almeno un altro paio le ha giocate per pochissimi minuti, troppo pochi per essere ritenute presenze vere: un'enormità per quello che era il punto fermo dell'attacco dei bergamaschi, l'elemento che nella rosa non ha (in attesa di capire come si chiuderà la questione Pinamonti) ancora un'alternativa di ruolo.

Nei giorni scorsi, Zapata è tornato a lavorare a Zingonia. Per lui adesso è fondamentale continuare a farlo in gruppo e seguendo alla lettera i carichi proposti da Gasperini e il suo staff: la condizione atletica è determinante per un giocatore che vuole lasciarsi definitivamente alle spalle un'annata che per quasi quattro mesi lo ha visto stare fermo per un brutto infortunio muscolare subìto a dicembre sul campo del Genoa, con successiva ricaduta durante Atalanta-Cagliari del 6 febbraio.

L'ultima parte della passata stagione lo ha visto tornare in campo e segnare un gol sul campo del Venezia, i numeri dicono che in 160 partite con la maglia nerazzurra ha segnato 79 reti e fornito 39 assist, con il record di reti di Doni (69 marcature in A con la Dea) che orma è nel mirino da tempo: Zapata è fermo a 66. Prima di pensare ai record e a tornare protagonista, tuttavia, bisogna ragionare sulla forma fisica. Il colombiano deve lavorare bene in ritiro: il suo fisico è imponente e una volta messo in moto può dare ancora grandi soddisfazioni.

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