Nella piccionaia di San Siro c'erano "solo" 1.336 ospiti, un dato che fa pensare

di Fabio Gennari

Premessa: diversi sostenitori della Dea si sono sparpagliati in altri settori dello stadio, hanno scelto una postazione più comoda e speravano di assistere a una partita molto più importante da parte dei ragazzi di Gasperini.

Chi ha comprato il terzo anello verde, ovvero il biglietto del settore ospiti, ha cercato comunque di sostenere la Dea nella bolgia del Meazza (oltre 72 mila gli spettatori annunciati dallo speaker) ma i numeri, con quattromila e passa biglietti a disposizione, sono eloquenti: in una gara che metteva di fronte la Dea e i rossoneri in corsa per la Champions era lecito attendersi una risposta diversa.

Dall'immagine che vedete in apertura di questo articolo si nota anche un altro dettaglio, che fa pensare. I 1.336 appassionati nerazzurri del settore ospiti non erano tutti compatti in una porzione di stadio ma un po' sparpagliati e divisi in due parti: una bella fetta a destra delle zone centrali chiuse al pubblico e i restanti a distanza, nella parte sinistra. I cori si sono sentiti ed era complicato fare di più, ma la sensazione è che ci sia più di qualcosa da sistemare.

Certo, vedere che solo a ridosso della partita viene aperta la vendita senza obbligo di tessera del tifoso non è il massimo, ma tra online e ricevitorie, in due giorni, si poteva fare molto meglio. Complessivamente, nelle ultime due trasferte "alla portata" come quelle di Reggio Emilia (al sabato sera) e Milano si pensava che i numeri potessero essere più alti anche per quanto si era visto diverse volte nella prima parte della stagione. Una maggiore partecipazione e più unione nel sostegno alla squadra di Gasperini sarebbe auspicabile nell'ultima parte di stagione.