Il personaggio

Palomino ci ha sempre creduto: «La Nazionale? sono sincero, me l'aspettavo»

Prima di partire per il Sudamerica e mettersi a disposizione dell'Argentina, il numero 6 ha parlato ai microfoni di Atalanta.it

Palomino ci ha sempre creduto: «La Nazionale? sono sincero, me l'aspettavo»
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di Fabio Gennari

Il calcio insegna qualcosa di molto importante: se ci credi, nessun traguardo è impossibile. José Luis Palomino, difensore classe 1990 dell'Atalanta di Gasperini, ha conquistato per la prima volta in carriera la nazionale dell'Argentina. In questi giorni si sta allenando con il compagno Cristian Romero (di ben otto anni più giovane) in vista della doppia sfida di inizio giugno contro Cile e Colombia: in palio ci sono punti pesanti per la qualificazione ai mondiali di Qatar 2022.

«Devo essere sincero - ha dichiarato il numero 6 della Dea ai microfoni di Atalanta.it in occasione del saluto agli sponsor programmato per lunedì scorso, 24 maggio, al Gewiss Stadium -, questa convocazione un po’ me l’aspettavo. Adesso sono molto contento della chiamata e di questo momento: per me è la prima volta, spero di essere all’altezza della situazione e di poter fare qualcosa di importante con l'Argentina».

Il tucumano ha disputato un'annata estremamente importante, alcuni momenti della stagione lo hanno visto protagonista in negativo ma complessivamente ha collezionato 43 presenze nelle 51 gare giocate segnando anche un gol contro il Crotone. «Abbiamo fatto un buon anno, volevamo fare un anche po’ di più ma terzo posto e la finale di Coppa Italia ci dicono che abbiamo potenziale per crescere ancora. Dopo le vacanze ci metteremo al lavoro per ripartire e provare ad andare ancora più in alto».

Tutto quanto di buono è stato fatto dall'Atalanta è arrivato senza tifosi al seguito: una mancanza pesante per uno come Palomino, che, dal punto di vista agonistico, si carica molto con l'incitamento che arriva dalle tribune. «Ci sono mancati tantissimo i tifosi, spero che davvero a settembre ci si possa trovare allo stadio tutti assieme. Devo comunque dire grazie alla città e a tutta la tifoseria, abbiamo sempre sentito molto forte il sostegno e la forza dei nostri appassionati, anche fuori dai cancelli dello stadio».

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