Discontinuità

Persa, vinta, persa: secondo "saliscendi" stagionale per l'Atalanta di Gasperini

L'ultimo step per puntare davvero all'Europa è avere più continuità nelle giornate in cui le cose vanno meno bene sul piano del gioco

Persa, vinta, persa: secondo "saliscendi" stagionale per l'Atalanta di Gasperini
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di Fabio Gennari

A ottobre ci furono la sconfitta con la Lazio, il successo di Empoli e poi lo stop contro il Napoli. Stavolta l'andazzo fa ancor di più storcere il naso, perché gli stop sono arrivati con Sassuolo e Lecce, con la grande vittoria contro la Lazio a far sognare prima di spezzare certezze e sorrisi. La classifica resta buona, con il Milan domenica (26 febbraio) c'è una grande sfida tutta da giocare, ma la continuità, in questo momento, non è una dote della Dea.

Chiaramente le assenze sono sempre  da tenere presenti, ma la rosa della squadra è abbastanza profonda per garantire soluzioni anche con cinque giocatori fuori. Ovvio che non siano tutti uguali, ma se esce Hateboer ed entra Maehle, se non c'è Scalvini e gioca Djimsiti, si può comunque puntare a portare a casa i tre punti. O quantomeno a non perdere.

Un po' tutte le concorrenti, Napoli a parte, hanno avuto dei momenti di down e la Serie A, per quanto livellata verso il basso, offre ogni domenica spunti per capire come la carta e i risultati scontati siano una cosa mentre la realtà del campo dica molto altro.

Nel percorso di crescita del gruppo orobico, inoltre, vanno messi in conto anche dei passaggi a vuoto, ma è chiaro che i sogni europei passano proprio dalla capacità di ridurli al minimo e, soprattutto, di non perdere partite quando si è meno in condizione.

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