Prima delle parole, i fatti: come cambiano gli scenari di mercato dopo il riscatto di Demiral

di Fabio Gennari

L'amministratore delegato dell'Atalanta, Luca Percassi, a margine della conferenza stampa di saluto a Sartori, aveva annunciato la presentazione dei nuovi uomini mercato Lee Congerton e Tony D'Amico. Sono passate alcune settimane, la prossima potrebbe essere quella buona, ma in attesa delle parole, delle risposte e di quanto possa emergere dalla chiacchierata di Zingonia, è l'operazione Demiral a dare segnali forti. In un periodo in cui impazzano nomi e possibili operazioni in entrata e in uscita che riguardano diversi giocatori, l'Atalanta ha piazzato il primo colpo.

La conferma di Demiral in difesa a fronte di oltre 20 milioni che saranno versati alla Juventus fa riflettere anche sugli altri reparti. Ilic del Verona piace alla Lazio, ma dalla città di Giulietta arrivano segnali di come l'Atalanta sia sempre sul pezzo; ora che il difensore turco è stato confermato c'è però un'alternativa in più in difesa, con il pacchetto di centrocampo formato da de Roon, Freuler e Koopmeiners che, giocando solo in campionato, offre ampie garanzie. Si insisterà con Ilic o Ederson (15 milioni sul piatto), dunque, oppure verrà fatto all-in su un uomo di fascia?

Tavares dell'Arsenal è una pista forte ma va trovata la quadra economica, le voci che circolano in merito a possibili obiettivi della Dea parlano anche di Cambiaso (Genoa) e Faraoni (Verona), ma è tutto da monitorare con grande attenzione perché al ritiro manca sempre meno e l'Atalanta (nonostante la calma apparente) starebbe giocando su più tavoli con D'Amico e Congerton molto attivi. C'è anche da capire chi alla fine lascerà Bergamo: di elementi in uscita ce ne sono (Pezzella e Mihaila non sono stati riscattati) e chissà che tesoretto rientrerà all'ombra di Città Alta.

I più chiacchierati per una cessione sono Gollini (Monza o Fiorentina interessate, ma i toscani hanno problemi con il rinnovo di Italiano), Carnesecchi (l'Atalanta non ha intenzione di svenderlo) oltre a Miranchuk, Hateboer e Maehle. Si parla anche molto di Muriel che potrebbe andare via, ma l'operazione Demiral insegna che rumors e decisioni effettive spesso non vanno di pari passo. Non resta che attendere gli sviluppi, senza inseguire tutti i nomi che circolano ma provando a "leggere" movimenti ufficiali e le reali necessità di un gruppo che va sistemato ma difficilmente sarà rivoluzionato.