Quarantena finita per la Dea, Sportiello unico positivo al Covid-19
Venerdì 27 è terminato l'isolamento di sicurezza imposto a tutti i giocatori dopo la sfida con il Valencia
di Fabio Gennari
Da oggi, 28 marzo, i giocatori dell'Atalanta sono nelle stesse condizioni di tutti noi. La quarantena iniziata lo scorso 12 marzo è terminata ieri, 27 marzo, per tutto il gruppo a disposizione di Gasperini, a eccezione di Marco Sportiello, che resta l'unico giocatore del gruppo nerazzurro colpito da Covid-19colpito da Covid-19. Per il numero 57 della Dea il percorso sarà un po' più lungo, ma il peggio sembra passato e ci si attende un miglioramento costante nei prossimi 7-10 giorni. Negli ultimi giorni è montata polemica perché secondo una convinzione molto diffusa alcune categorie, tra cui i calciatori, avrebbero avuto accesso facilitato ai tamponiaccesso facilitato ai tamponi e quindi una diagnosi veloce di positività.
Dalle informazioni che abbiamo raccolto, in casa Atalanta la situazione è assolutamente lineare. Negli ultimi 15 giorni, e in generale dopo la sfida di Valencia, nessun giocatore è stato sottoposto a tampone per Covid-19 tranne Sportiello. Per il ragazzo cresciuto nel settore giovanile si è deciso di procedere dopo la manifestazione di sintomi importanti che sono stati confermati dagli esami ospedalieri cui è stato sottoposto venerdì 20 marzo. La positività è stata comunicata il 24 marzo quando Sportiello era già in isolamento nella propria abitazione. Sono stati giorni complicati, i sintomi della malattia si sono manifestati pienamente (compresa perdita dell'olfatto e del gusto) ma ormai il peggio è passato e il portiere degli orobici è sulla via del recupero.
L'approccio usato dai sanitari nerazzurri è perfettamente in linea con le indicazioni dell'Iss (Istituto Superiore Sanità), non sono stati fatti tamponi a tutti come ad esempio avvenuto alla Juventus e tra i giocatori l'unico ad aver manifestato sintomi importanti è stato appunto Sportiello. Da oggi i giocatori non saranno più in quarantena ma ovviamente i limiti di spostamento valgono anche per loro. Resta da capire chi rimarrà o meno a Zingonia e chi invece si riunirà alla famiglia, ma il momento più pericoloso dopo Valencia sembra passato.