L'ambiente al Meazza

Quasi tremila atalantini a San Siro: tutto è filato liscio (per fortuna), bel colpo d'occhio

Le modalità di vendita avevano creato più di una preoccupazione, ma dentro lo stadio è filato tutto liscio: migliaia i bergamaschi al seguito

Quasi tremila atalantini a San Siro: tutto è filato liscio (per fortuna), bel colpo d'occhio
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di Fabio Gennari

Dentro un San Siro stracolmo e con i tifosi del Milan carichi a mille per la possibilità, sempre più concreta, di vincere lo scudetto, la macchia nerazzurra del terzo anello verde ha fatto una bella figura. I tifosi atalantini assiepati nella piccionaia del Meazza erano tra i 2.500 e i tremila a fronte di un totale di biglietti venduti che ha superato quota 3.300. E non si sono viste divisioni nel settore riservato ai bergamaschi, come sembrava dovesse avvenire alla vigilia del match.

San Siro, all'esterno, era un brulicare di passione fin dal primo pomeriggio. Per raggiungere lo stadio di Milano ci sono voluti oltre novanta minuti e già dai parcheggi, compreso quello di Lampugnano e quello degli ospiti, si capiva il pienone annunciato. Dentro lo stadio, l'occhio è caduto spesso sul settore riservato ai bergamaschi anche durante il riscaldamento delle squadre e non c'è mai stato un segnale di separazione dei tifosi direttamente sugli spalti: probabile, a questo punto, che i sostenitori del Milan che avevano acquistato il biglietto nel settore ospiti siano stati pochi.

Durante la partita i bergamaschi si sono sentiti, non in modo netto perché contro settantamila voci scatenate avversarie era difficile fare di più, ma il tifo degli orobici, ringraziati alla fine dalla squadra sul campo, è stato positivo e importante. In un San Siro che più di una volta ha "traballato" in modo clamoroso quando i padroni di casa hanno iniziato a saltare in contemporanea (impressionante la sensazione provata, sembrava il terremoto), la fetta atalantina ha cercato di farsi veder e sentire senza che dentro lo stadio ci fossero problemi evidenti o divisioni tra tifosi. I milanisti erano altrove, ovunque ma non in mezzo ai bergamaschi.

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