Il personaggio

Scamacca a Lisbona: un gol, un palo, un miracolo del portiere. Con tanta partecipazione

Finalmente una prestazione da applausi del numero 90 degli orobici, prova che poteva essere straripante con altre marcature

Scamacca a Lisbona: un gol, un palo, un miracolo del portiere. Con tanta partecipazione
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di Fabio Gennari

Segnali di Gianluca Scamacca. Ovviamente servono conferme, da un giocatore con questi mezzi ci si aspetta sempre tanto, quindi è giusto essere cauti. Però la prestazione di Lisbona è confortante e dice tante cose preziose.

Le conferme, innanzitutto. Quando il classe 1999 arrivato dal West Ham è in serata, il suo apporto alla manovra è determinante. Ed essere o meno in serata, avere o non avere l'atteggiamento giusto, prescinde dai milioni del cartellino o dell'ingaggio. È proprio tutta un'altra cosa.

Con quello segnato all'Alvalade, Scamacca è salito a quota 8 gol stagionali, cui vanno aggiunti 3 assist. La doppia cifra si avvicina, la media gol è ancora molto buona visto che si parla di una rete ogni 166 minuti (recuperi compresi) ed è il miglior rendimento del gruppo se si considerano i giocatori che hanno almeno 10 presenze. Ragionando pure sugli assist, i numeri dicono che Scamacca entra in un gol (da protagonista o da uomo dell'ultimo passaggio) ogni 121 minuti.

Le parole del ragazzo dopo il pareggio di Lisbona sono state importanti: «È più una liberazione la prestazione del gol. Se gioco così, di gol ne arrivano. Sto lavorando e spero di continuare a fare bene. Le difficoltà, quando arrivano, si affrontano». È esattamente così, caro Gianluca.

La società ha fiducia, il tecnico ha fiducia in lui, i compagni e il pubblico aspettano solo che prestazioni come quella di Lisbona diventino la costante, non una bella fiammata. C'è solo da lavorare, Bergamo ha bisogno principalmente di quello. Il resto, tutto il resto, arriva di conseguenza.

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