Tante indiscrezioni

Sportiello, Scalvini, Ruggeri: quando lo voci di mercato sono lontane dalla realtà

Si rincorrono nelle ultime ore rumors che riguardano tre prodotti del vivaio orobico: per ora, tuttavia, il mercato è fermo

Sportiello, Scalvini, Ruggeri: quando lo voci di mercato sono lontane dalla realtà
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di Fabio Gennari

Premessa: in tempo di mercato, le certezze di oggi diventano i dubbi di domani. Quindi tutto va monitorato con attenzione, senza mai dimenticare logica e interessi. Prima di tutto, dell'Atalanta. In questi giorni si sente molto parlare di tre prodotti del vivaio atalantino che, nonostante abbiano età diverse, sono protagonisti sulle colonne dei giornali. Dopo qualche verifica fatta anche nelle ultime ore e tenendo sempre ben presente le esigenze della Dea, emerge un quadro molto più "fermo" di quanto si possa pensare.

Marco Sportiello è in scadenza di contratto a giugno con l'Atalanta. Dal 1 luglio 2023, se non cambieranno le cose, potrà accasarsi dove vuole e il Milan è la destinazione più probabile. Il punto è che lo stesso Milan ha un problema con Maignan e non sembra che ci sia tanta fiducia in Tatarusanu e Mirante. Può andare al Milan a gennaio Sportiello? Da quanto ci risulta, questa opzione non è sul tavolo. E non si tratta di una questione economica. Anzi, l'Atalanta ha fatto una proposta a Sportiello per rimanere e chissà che le cose non possano cambiare. Non dovesse accadere, comunque l'intenzione della Dea è arrivare fino a giugno con il numero 57 in rosa.

Giorgio Scalvini ha invece un contratto fino al 2027, piace a tanti ma l'Atalanta non ha fissato un prezzo e comunque ogni ragionamento si farà (eventualmente) a giugno. Il ragazzo, classe 2003, è molto forte e Gasperini lo sta impiegando stabilmente da braccetto in difesa: a Nizza, per esempio, il tecnico ha schierato Maehle in mezzo al campo piuttosto che spostare Scalvini. Ergo, ci crede molto. Il tempo, le partite e le prestazioni sono tutti a favore del ragazzo e della società, a oggi non risulta nessuna mossa concreta o ufficiale per acquistarlo. Nemmeno dall'Inter.

Ultimo, ma non meno importante, Matteo Ruggeri. Chiaramente la questione esterni è legata alle opportunità di mercato che arriveranno per Maehle e Hateboer, c'è anche il recupero di Zappacosta da valutare, ma l'eventuale partenza di un "titolare" innescherebbe qualche reazione (leggasi acquisto) di un giocatore pronto. La posizione di Ruggeri (unico mancino naturale nella batteria d'esterni) in questo momento è abbastanza blindata e si va verso una permanenza. Dei tanti nomi che girano, quello di Doig del Verona appare poco concreto: gli scaligeri lo hanno pagato 4 milioni, ci sta che ne chiedano almeno 7-8 e anche per questo motivo si tratta di un'opzione davvero molto lontana.

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