Intervista a Spagnolo

Stadio, nel 2020 la nuova Tribuna Ubi sarà costruita in cento giorni. E a Zingonia...

Roberto Spagnolo, direttore operativo di Atalanta, parla dei prossimi lavori al Gewiss Stadium: «La squadra non dovrà trasferirsi per le partite interne. Faremo tutto in estate». Novità anche per il centro sportivo

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di Fabio Gennari

Il 2019 è stato un anno importantissimo per l'Atalanta, sul campo e anche fuori. Lo stadio è cambiato, la nuova Curva Pisani è un gioiello e adesso che il 2020 è appena iniziato abbiamo chiesto a Roberto Spagnolo, direttore operativo di Atalanta e fondamentale punto di riferimento dei Percassi sia in campo che fuori (è lui che ha seguito i lavori all'impianto e seguirà anche quelli futuri), quali sono i prossimi passi.

 

Roberto Spagnolo, nel 2019 è stata rifatta la Curva Nord. In questo 2020 cosa accadrà?

«Interverremo sulla Tribuna Ubi. Abbiamo definito la parte architettonica e stiamo procedendo spediti, dobbiamo ancora definire la parte strutturale del nuovo intervento sulla Ubi ma siamo sulla buona strada: la proprietà ha dato l’ok al progetto e ora iniziano le altre valutazioni che contiamo di terminare entro la fine di febbraio».

Quanto costerà questo intervento?

«Prima di definirlo bisogna conoscere i costi delle strutture necessarie.  E prima di conoscere questi costi si procede con la progettazione dal punto di vista architettonico. Esattamente quello che stiamo facendo. Fare diversamente è impossibile o si rischia di sbagliare di parecchio in termini di ipotesi di spesa. Nel complesso, gli interventi in Curva Pisani sono costati 15 milioni di euro a fronte di una previsione di circa 13 milioni».

La condizione fondamentale, rispetto all’anno scorso, è di non saltare più nessuna partita di campionato a Bergamo, giusto?

«L’ho detto e lo ribadisco, in accordo ovviamente con la società. Portare fuori dalla città migliaia di persone e la squadra per giocare in un altro stadio come è successo alla fine del campionato scorso e all’inizio di quello in corso è stressante e ha tanti limiti anche per l’attività agonistica. Organizzeremo quindi il lavoro restando nel periodo della sosta estiva del campionato».

Da fine campionato ci saranno 100 giorni a disposizione per sistemare la Ubi. Discorso invece rimandato per la Curva Morosini?

«Esattamente. Per la Curva Morosini se ne parla nell’estate del 2021. Alla fine della stagione in corso il programma prevede solo l’intervento sulla Tribuna Ubi. Il piano attuativo è molto chiaro: insieme alla Morosini bisogna realizzare anche il nuovo parcheggio sotterraneo, altrimenti non arriva l’agibilità. Non si può fare di certo in 4-5 mesi, è una struttura complessa e bisogna organizzarsi molto bene».

 

Cosa verrà fatto la prossima estate, di preciso?

«Ci atterremo a quello che dice il piano attuativo, ovvero saranno messi a norma i gradoni. Verrà ridefinito il profilo della gradinata, ci sarà l’abbattimento di quelli attuali con mantenimento della struttura portante che sarà rinforzata e ci sarà una nuova tribuna. Perderemo, purtroppo, circa ottocento posti rispetto alla capienza attuale. Stiamo già portando avanti anche le richieste dei permessi a costruire. Non ci sarà l’alzamento della Tribuna Ubi, anche perché servirebbe un passaggio burocratico di circa un anno e mezzo. Per l’allungamento della copertura stesso discorso, non è detto comunque che non si possa fare in futuro».

È vero che state pensando di coprire quei “buchi” tra Curva Pisani e le Tribune con nuovi gradoni?

«L’obiettivo è recuperare dei posti in più rispetto a quelli che la ristrutturazione della Tribuna Ubi ci permetterà di avere e nella prossima fase il problema sarà sul tavolo. Un’ipotesi è quella di chiudere quei due spazi con porzioni di gradoni in grado di aumentare la capienza, ma ci stiamo ancora lavorando».

La porzione finale della Tribuna Ubi, quella conosciuta come Laterale Scoperta, come sarà gestita? Potrebbe fungere da settore ospiti provvisorio?

«Stiamo ragionando anche su quello spicchio. Difficile dire adesso come sarà gestito pensando allo spostamento del settore ospiti in previsione dei lavori sulla Morosini. Servirà fare dei tavoli con Questura e Prefettura, Lega Calcio e Osservatorio, perché quella zona dello stadio è vicina al Baretto, quindi anche dal punto di vista degli accessi è una zona particolare. Dobbiamo valutare al meglio come fare».

Altra questione annosa: con la sistemazione della Tribuna Ubi si giocherà l’Europa League a Bergamo?

«In teoria è possibile, basterebbe mettere i seggiolini nel settore ospiti e si avrebbero i quattro settori a norma come richiesto dal regolamento. Ovviamente la Morosini dovremmo comunque chiuderla. Per la Champions invece è molto diverso, in quel caso bisognerebbe andare ancora a giocare fuori Bergamo».

Sotto la Curva Pisani ha aperto un Burger King, ci saranno altre attività commerciali?

«Il prossimo locale che aprirà sarà American Graffiti e in programma c’è anche un’ulteriore apertura di un’attività relativa al food, parliamo di sushi. Anche da questo punto di vista stiamo ultimando tutte le lavorazioni».

 

Ormai sono passati alcuni mesi e si sono giocate delle partite: c’è qualcosa che ancora la stupisce nonostante il lavoro per questa porzione di stadio sia finito?

«Quello che mi stupisce davvero e mi meraviglia è che lo stadio sia sempre motivo di grande interesse da parte di tutti. Oggi il cantiere più importante di Bergamo e provincia è questo. La squadra va benissimo e quindi si spiega un po’ tutto questo clamore anche sulle strutture: è bellissimo, ma a volte fatico a spiegarmelo».

Chiudiamo con il centro sportivo di Zingonia: quali saranno i prossimi passi?

«È stato fatto un contratto con un’importante società di ristorazione e si sta vedendo di realizzare un bar e ristorante aperto al pubblico, ai ragazzi del settore giovanile e ai loro genitori ma anche ai dipendenti della società. Sarà costruito dietro al campo della Primavera ed è questo il lavoro di cui ha parlato anche il presidente Percassi: siamo in fase di valutazione dei progetti presentati ma l’idea potrebbe essere quella di aprire prima dell’estate, i lavori potrebbero partire tra febbraio e marzo».

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