Parla il socio di maggioranza

Steve Pagliuca al Business of Football Summit: «Caso Juventus? Stesse regole per tutti»

Dichiarazioni importanti per il presente e il futuro della Dea da parte del numero 1 americano, che ha svelato un po' le strategie

Steve Pagliuca al Business of Football Summit: «Caso Juventus? Stesse regole per tutti»
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di Fabio Gennari

Il co-chairman dell'Atalanta, Steve Pagliuca, è intervenuto al Business of Football Summit organizzato dal Financial Times e ha rilasciato dichiarazioni importanti che sono state riprese dal portale calcioefinanza.it. Tanti i temi toccati, riassumiamo i più significativi sottolineando come la strategia che punta ad avere la proprietà di altre squadre europee per fare rete e contribuire alla crescita del settore giovanile sia un dettaglio molto interessante pensando a una Dea sempre più forte anche in futuro.

Il Liverpool prima dell'Atalanta

«Abbiamo guardato a diversi altri asset, tra cui anche il Liverpool una quindicina di anni fa. Ma l’Atalanta era ottima per noi, molto ben gestita, con poco rischio di retrocessione. Del resto, rispetto agli sport Usa il vero rischio di quelli europei è di retrocedere. Abbiamo amato subito l’Atalanta perché aveva un ottimo settore giovanile, è stata in grado di crescere giovani importanti ed è un competitor per il titolo in Italia. Aveva tutto ciò che volevamo».

Le parole sul caso Juventus

«Credo che molto ruoti intorno al tema del Fair Play. Applaudo alle leghe che fanno in modo che tutti, incluso il mio stesso club, giochino secondo le stesse regole. Questo è quello che è successo in Italia, in Premier League. E più leghe chiederanno ai propri club di agire con responsabilità, maggiore sarà l’equilibrio competitivo. L’Nba è fantastica da questo punto di vista, si assicura che tutti giochino secondo le stesse regole e applaudo a questo atteggiamento».

I Percassi, lo stadio, il brand Atalanta

«Ho imparato molto dai Percassi in questo periodo, dal modo in cui hanno gestito la società a quello che sanno a proposito del mondo del calcio. Noi negli Usa investiamo davvero tanti dollari nei settori giovanili, per crescere giocatori che siano in grado di competere. Piani per fare crescere l’Atalanta? Siamo molto ottimisti, a cominciare dal completamento del nostro bellissimo stadio, che potrà offrire molto di più ai tifosi rispetto a prima. L’Atalanta può diventare un brand importante a livello globale e stiamo già cercando di trovare strade per monetizzare i nostri follower».

Il futuro sportivo di Pagliuca

«Due sono gli sport su cui ci stiamo concentrando, calcio e basket. Nel mondo del calcio stiamo cercando un’opportunità per avere club in mercati diversi, in modo che si possano creare strategie dal punto di vista dello sviluppo dei calciatori, degli allenatori, degli staff medici, del marketing e del ticketing. Se dovessimo trovare la giusta opportunità, un club in un mercato e una divisione diversi che si possa sposare con i brand Atalanta e Celtics, allora investiremo. Il Covid ha offerto delle opportunità in questo senso, ci sono molti club che hanno necessità di investimenti. Liverpool e Manchester United? Non posso parlare nello specifico di una transazione, perché si tratta di questioni confidenziali, ma dobbiamo lavorare su un livello di prezzo che pensiamo sia sostenibile».

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