Tante voci ma nessun movimento sugli esterni. Lì non si può sbagliare mossa
Sulle corsie laterali, il gruppo di Gasperini ha bisogno di cambiare. La fretta è però cattiva consigliera e bisogna fare le cose per bene
di Fabio Gennari
La necessità primaria, guardando la rosa a disposizione di Gasperini, è quella di sistemare la batteria di esterni a disposizione della Dea. Impossibile pensare di acquistare un Gosens, logico pensare che dovrà arrivare qualcuno in grado di giungere a quel rendimento con il lavoro a Zingonia. E allora la situazione è presto spiegata: non è importante che arrivi qualcuno, bensì è fondamentale che sia un giocatore in grado di far cambiare davvero marcia alla squadra nerazzurra.
Oggi, nello scacchiere degli orobici, servirebbe inserire una pedina importante a sinistra. La pista Nuno Tavares non è tramontata, Cambiaso è invece sempre più vicino alla Juventus e l'ultima voce spuntata è quella di Parisi dell'Empoli. Probabile che ci siano altri giocatori seguiti, di cui ancora non è uscito il nome, ma questo è un dettaglio. L'Atalanta ha bisogno di un esterno importante a sinistra da alternare con Maehle (che piace in Inghilterra ma che prima del Mondiale è difficile che si muova) in modo da poter schierare Zappacosta a destra.
Parliamo al singolare in merito al mercato degli esterni perché, almeno per il momento, a destra ci sono ancora Hateboer e Zortea, ragazzo da scoprire. L'olandese è considerato dai tifosi come il primo da cedere ma le scelte di Gasperini lo hanno sempre premiato in luogo proprio di Maehle. Il giovane classe 1999 ha invece disputato una buonissima stagione a Salerno (29 presenze e 1 gol) e sarà probabilmente testato in ritiro: nel pacchetto degli esterni di Gasperini insieme a Zappacosta e Maehle, con un nuovo laterale mancino e Hateboer in partenza, la presenza di Zortea (italianissimo, nato a Feltre) non va esclusa a priori.