Il bilancio

Tanti investimenti e colpi pirotecnici: il mercato della Dea è positivo (anche senza acuti)

Una sessione lunga, piena di colpi di scena e con un finale meno scoppiettante delle attese. Alla fine, il gruppo è interessante

Tanti investimenti e colpi pirotecnici: il mercato della Dea è positivo (anche senza acuti)
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di Fabio Gennari

Il mercato è finito, ora testa solo al campo. L'estate della Dea è stata pirotecnica, nel finale non ci sono stati acuti e la questione Buongiorno, senza che nemmeno Hien sia arrivato a Bergamo, è probabilmente l'unico neo di una sessione che ha cambiato molti volti alla rosa nerazzurra. Sono state fatte scelte precise, anche sui prestiti e sulle cessioni di ragazzi che, con il senno di poi, potevano anche tornare comodi ma per i quali dirigenti e tecnico si sono mossi in una direzione precisa.

PORTIERI

Dopo il rientro di Carnesecchi a Bergamo, la Dea s'è trovata due portieri potenzialmente titolari. In questo momento la scelta è andata su Musso, ma il dualismo è aperto. Almeno sulla carta. Il tecnico ha ribadito che sarebbe stato importante fare una scelta e, da questo punto di vista, una scelta è stata fatta: tutti e due a disposizione, decide l'allenatore chi gioca. Questione che sarà da seguire con interesse.

DIFENSORI

Il mancato arrivo di Buongiorno, per come si è sviluppata la questione e per il momento (fine agosto) in cui si è verificato, ha lasciato l'amaro in bocca. La partenza di Demiral è stata bilanciata dall'arrivo di Kolasinac, mentre sono rimasti tutti gli altri tranne Okoli, mandato al Frosinone a giocare (una scelta precisa che speriamo paghi). Il ruolo di sesto potrebbe ricorpirlo un esterno adattato o il giovane Bonfanti, piuttosto che qualcuno dell'Under 23.

CENTROCAMPISTI

È rimasto Koopmeiners, per il quale il Napoli era arrivato a offrire 45 milioni, ci sono Ederson e de Roon ed è stato aggiunto il 2000 Adopo. Sulle fasce è partito Soppy e sono arrivati Bakker e Holm, è tornato Zortea e presto sarà al top anche Hateboer. Ora sembrano perfino troppi sulle fasce... Decisiva sarà la crescita dei due volti nuovi. Complessivamente, le scelte sono aumentate e i giocatori arrivati sono interessanti.

ATTACCANTI

La partenza di Duvan Zapata e l'infortunio di Touré (fuori fino a gennaio) hanno preso in contropiede i tifosi e ciò nonostante l'Atalanta abbia investito molto sul maliano dell'Almeria, Scamacca e De Ketelaere, scegliendo di mandare in prestito Cambiaghi e di cedere Latte Lath. In rosa rimangono anche Muriel e Miranchuk, così come Pasalic sulla trequarti ed eventualmente si può pescare dalla Under 23 con Cissé. Anche in questo caso, la scelta dei nuovi e il fatto di non opporsi alla partenza di Zapata anche con Touré infortunato è stata una scelta precisa.

Complessivamente, l'Atalanta si è mossa tantissimo e su profili costosi e importanti. Qualche scommessa è stata fatta ed è una costante dell'era Gasperini (Lookman e Hojlund, un anno fa, lo furono ugualmente dopo che era sfumato Pinamonti), il tecnico ha sempre dimostrato di saper valorizzare al massimo chi ha a disposizione e il campo sarà l'unico giudice. Con Buongiorno (per cui la Dea era pronta a spendere molto) sarebbe stata una rosa ancora più completa, ma i giocatori comunque ci sono. E adesso pensiamo solo a giocare.

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