Previsioni tattiche

Verso Manchester col problema del modulo: la coperta è corta, opzione 4-2-3-1

Complici le assenze per infortunio di Toloi, Djimsiti, Pessina, Gosens e Hateboer, la Dea potrebbe anche cambiare posizioni dal primo minuto

Verso Manchester col problema del modulo: la coperta è corta, opzione 4-2-3-1
Pubblicato:
Aggiornato:

di Fabio Gennari

Alcune premesse. Punto primo: l'Atalanta di Gasperini non è mai stata ancorata a un rigido schema di gioco. Il modulo cambia più volte in una partita, anche con gli stessi interpreti. Punto secondo: non pare quella di Old Trafford contro i Red Devils la partita giusta per inventarsi azzardi tattici o per proporre schemi che non sono mai stati provati con continuità e verificati in partite ufficiali. Punto terzo: senza tre difensori tra i più impiegati, lanciare Lovato o addirittura Scalvini potrebbe essere troppo anche per uno come Gasperini, che non ha mai avuto problemi nella scelta degli uomini.

La formazione nerazzurra che scenderà in campo domani sera a Manchester con lo United ruota principalmente attorno alla posizione di Marten de Roon. Già a Empoli, dopo l'uscita di Toloi, l'olandese della Dea è scivolato in difesa giocando un po' da mediano e un po' da terzo difensore. La squadra di Andreazzoli però non aveva in campo tre rifinitori e un centravanti come ci si attende domani all'Old Trafford e quindi la possibilità di vedere un'Atalanta a specchio con i Red Devils è tutt'altro che peregrina: e se Gasperini optasse per il 4-2-3-1?

I conti sono presto fatti. In difesa Zappacosta e Maehle possono giocare terzini, in mezzo ci sarebbero Demiral e Palomino, mentre de Roon e Freuler si troverebbero nel ruolo di mediani interditori. Parliamo di sei uomini contro i quattro attaccanti dei padroni di casa. Visto che Gasperini non è tecnico di copertura e che lo stesso United è in una situazione difficile dal punto di vista morale (la sconfitta per 4-2 a Leicester ha messo Solskjaer sulla graticola) e che la tenuta difensiva, senza Varane, non convince, ecco che la migliore arma da sfruttare potrebbe essere l'attacco.

Con Malinovskyi, Pasalic e Ilicic sulla linea alle spalle di Zapata, Gasperini potrebbe mandare l'ucraino e lo sloveno ad attaccare i due terzini (ali aggiunte) Wan-Bissaka e Shaw, Pasalic sarebbe l'uomo di raccordo in mezzo, con Zapata pronto a battagliare tra Maguire e Lindelof. In panchina, con questo schieramento iniziale, resterebbero a disposizione Muriel per cambiare volto in avanti (oltre a Miranchuk e Piccoli) e Koopmeiners se a un certo punto dovesse servire più equilibrio in mezzo. Non ci sono tante altre opzioni, ma con gli uomini rimasti il Gasp può comunque stupire.

Seguici sui nostri canali