Zapata ruggisce un’altra volta Ma stavolta sbaglia de Roon

Zapata ruggisce un’altra volta Ma stavolta sbaglia de Roon
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Tanti voti positivi, Palomino un po’ più bravo degli altri e de Roon che, purtroppo, risulta il peggiore a causa dei due errori decisivi in occasione delle reti dello Shakhtar. Si chiude con una sconfitta la gara che doveva essere quella del riscatto, purtroppo in Champions il livello è altissimo e a ogni minima distrazione si paga dazio. Peccato davvero, ma onore comunque alla Dea.

 

 

Gollini 6,5: primo intervento di rilievo al 30’ su Marlos. Non può nulla sul gol di Junior Moraes, che lo salta in campo aperto appoggiando nella porta vuota nonostante la scivolata di Palomino. Bravo all’81’ su Stepanenko a mettere in angolo, sfortunato invece in occasione del gol di Solomon.

Toloi 6,5: primo tempo di ottimo livello sul fastidiosissimo Taison; si conferma anche nella ripresa su livelli molto importanti e fino alla fine tiene la barra dritta.

Palomino 7: avvio di gara molto buono, per poco salva anche il gol dell’1-1. È spettacolare il suo duello a tutto campo con Junior Moraes. Strepitoso al 73’ su Taison e complessivamente la prova è positiva e chiude tra i migliori.

Masiello 6,5: ottima gara per tutto il primo tempo, è attento e preciso sia sull’uomo che nelle diagonali e non perde mai la posizione. Esce nell’ultima parte di gara quando Gasperini cerca di vincerla passando alla difesa a quattro (più de Roon) e la prova è positiva. (68’ Muriel 5,5: finale di gara troppo fumoso e poco incisivo. Si muove ma non trova il pertugio giusto e alla fine punge poco).

 

 

Hateboer 6,5: subito molto intraprendente, al 15’ calcia sull’esterno della rete il rigore respinto da Pyatov a Ilicic e poi mette sulla testa di Zapata il pallone del vantaggio. Esce a inizio ripresa per Gosens, cambio abbastanza classico nella squadra di Gasperini. (57’ Gosens 6: buon finale di partita; il gol preso nasce dalla sua parte ma lui era proiettato in avanti alla ricerca della vittoria).

De Roon 5: perde il contrasto con Alan Patrick da cui nasce il gol del pareggio ucraino al 41’ ed è un errore pesante perché vanifica gli sforzi fatti per il vantaggio. Per il resto della gara ci mette cuore e tanta grinta, ma anche sull’ultima azione, quella da cui nasce l’incredibile 1-2, è lui l’uomo che si lascia scappare l’avversario, forse anche frenato dal fatto di essere già ammonito. Serata sfortunata e negativa.

Pasalic 6: colpisce un palo clamoroso al 28’ su assist stupendo di Ilicic. Per il resto, la sua partita è tosta ma senza quelle fiammate che di solito lo caratterizzano in avanti.

Castagne 6: poco ficcante nella prima frazione di gioco, più preoccupato di tenere la posizione piuttosto che di affondare. Migliora un po’ nella ripresa quando passa a destra e cerca anche di farsi vedere in proiezione offensiva.

 

 

Gomez 6,5: tacco illuminante per Ilicic sull’azione del calcio di rigore poi fallito dallo sloveno, è sempre nel cuore del gioco e nella ripresa da seconda punta mette sul piede di Zapata il gol del possibile 2-1 (palla fuori di un soffio). Al 91’, nonostante sia praticamente sfinito, trova la forza di spedire la palla all’angolino basso, dove Pyatov arriva a chiudere. Ta gli ultimi a mollare, capitano vero.

Ilicic 5: primo squillo al 4’, quando manda Hateboer sul fondo per un cross pericoloso. Costruisce con Gomez al 14’ l’azione che porta al calcio di rigore, ma dopo il check del Var lo sbaglia malamente favorendo la parata di Pyatov. Si riscatta al 28’, quando manda Pasalic solo davanti al portiere (palo). Per il resto, però, nulla. Da lui ci si aspetta sempre qualcosa di più. (57’ Malinovskyi 6: entra e si mette subito nel cuore del gioco. Sfiora il gol con un gran sinistro da fuori, tenta alcuni passaggi in verticale e prende anche un paio di legnate mica da ridere).

Zapata 6,5: insacca di testa al 28’ il primo gol della storia dell’Atalanta in Champions League; al 63’ manda sul fondo uno splendido assist di Gomez vicino al palo e, complessivamente, è tra i più positivi. Ancora una volta, viene da dire. Si sta rivelando una certezza.

Gasperini 6: imposta la squadra per vincere, va in vantaggio e quando la gara è sul pareggio tenta nuovamente di conquistare i tre punti. Alla fine, invece, esce con la seconda sconfitta di fila in due partite di Champions. Ora c’è il Manchester City e tutto diventa ancora più difficile. Che sfortuna e che brutta serata, non resta che rialzare la testa. Subito.

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