Zapata si è fermato ancora, i guai muscolari (con ricaduta) stanno diventando un problema grave
Dall'inizio del campionato ci sono stati diversi stop fisici di varia natura che sono anomali rispetto al passato. Urge una soluzione
di Fabio Gennari
Duvan Zapata è entrato in campo al 58' della sfida contro il Cagliari. Dopo qualche minuto è stato protagonista nel gol del pareggio di Palomino (suo il destro fermato da Cragno prima del colpo di testa del tucumano) e poi ha iniziato a toccarsi la gamba facendo strane smorfie. Al 71' il cambio, lo stadio che si preoccupa molto di più del brutto 2-1 che stava maturando. Con quel messaggio sui social di domenica sera, Zapata («tutto passa» scritto in spagnolo) ha cercato di dare un po' di fiducia guardando avanti.
Il centravanti nerazzurro sarà sottoposto oggi agli accertamenti, ma il rischio che possa fermarsi per altre due o tre settimane è alto. Se anche lo stop fosse così "corto" si tratterebbe di perderlo per 5-6 partite. Una sciagura. Più che pensare alla sua assenza in senso stretto, la domanda che tutti i tifosi si fanno è un'altra: perché questo nuovo problema muscolare? Zapata era davvero pronto per scendere in campo? Le domande sono normali in una situazione del genere, soprattutto perché è già la terza volta che un titolarissimo incappa in problemi muscolari molto più lunghi del previsto.
Toloi a Empoli, prima del filotto di partite di ottobre compresa la doppia sfida al Manchester United, fu costretto a fermarsi per una ricaduta muscolare. Gosens, appena passato all'Inter, ha subito due strappi nello stesso punto e il secondo è arrivato proprio nei giorni in cui si pensava a un recupero per le gare di dicembre. Complessivamente, ci sono stati molti più stop che in passato (attualmente anche Miranchuk è fermo) e questo rappresenta un problema importante da risolvere, soprattutto perché sono coinvolti pilastri della squadra.
Solo a Zingonia conoscono la situazione nei dettagli e sanno di preciso se si tratta di una questione legata al lavoro fisico, all'approccio medico nella fase di recupero oppure se c'è altro da registrare o sistemare. Il primo che non può essere soddisfatto della situazione è lo stesso Gasperini e in questo momento la cosa più importante da fare è trovare una strada per evitare che certi accadimenti si ripetano e si possa affrontare la classica primavera atalantina (il periodo dell'anno in cui la squadra corre sempre più forte) con l'approccio giusto e tanta voglia di stupire ancora. Senza più infortuni muscolari.