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60 mila ore di servizio nei centri vaccinali: il grazie del Papa Giovanni alla Protezione civile

Il capo dipartimento Fabrizio Curcio, nella sua visita in terra orobica, non poteva non fare tappa anche nell'hub all’ospedale

60 mila ore di servizio nei centri vaccinali: il grazie del Papa Giovanni alla Protezione civile
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Oltre al personale sanitario tra le decine di volontari in prima linea negli hub vaccinali della Bergamasca vi sono anche quelli della Protezione civile. Dall’inizio della campagna d’immunizzazione, e considerando soltanto i sette centri territoriali in capo all’Asst Papa Giovanni XXIII (creati a Bergamo, Zogno, San Giovanni Bianco e Sant’Omobono Terme), i volontari della Protezione civile hanno garantito più di 60 mila ore di servizio, durante le quali sono state somministrate oltre 580 mila dosi di vaccino anti-Covid e antinfluenzale nell’arco di 1.014 giorni di apertura.

Per queste ragioni il capo dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, nella sua visita odierna (12 febbraio) in terra orobica, non poteva non fare tappa anche nel centro vaccinale allestito nell’area esterna dell’ospedale di Bergamo. Qui ha incontrato i volontari, la direzione e gli operatori dell’Asst Papa Giovanni XXIII, impegnati da due anni nella cura, nella diagnosi e nella prevenzione del Covid.

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«I volontari della Protezione civile ci stanno supportando fin dall’inizio della campagna vaccinale nell’aiutare gli utenti ad orientarsi all’interno degli hub, facilitando i percorsi e l’accesso alle prestazioni – ha commentato Simonetta Cesa, direttore sociosanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII -. Negli ultimi dodici mesi hanno modulando il loro impegno per dare il massimo sostegno al nostro lavoro, fino ad arrivare anche a 35 volontari presenti per ogni turno vaccinale».

Al suo arrivo all’ospedale di Bergamo, oltre che dalla dottoressa Cesa, Fabrizio Curcio è stato accolto dal direttore generale Maria Beatrice Stasi. «Chi arriva nei nostri centri sa che non troverà solo medici e infermieri di grande professionalità – ha aggiunto la dottoressa Stasi -, ma anche volontari pronti ad aiutarli nelle varie tappe del percorso vaccinale, dall’ingresso e accettazione amministrativa, fino all’attesa dopo l’iniezione. Il rapporto del Papa Giovanni con la Protezione civile si è espresso ai massimi livelli durante la pandemia. Basta ricordare il grande lavoro comune all’ospedale alla Fiera di Bergamo, che ha visto accanto a noi anche con i contingenti inviati dalla Protezione civile nazionale».

Tra le tante autorità intervenute erano presenti anche la senatrice Alessandra Gallone, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Traporti e Mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, il prefetto Enrico Ricci, il questore Stanislao Schimera, il comandante provinciale dei Carabinieri Alessandro Nervi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Marco Filipponi, il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, il presidente regionale di Avis e del Centro di servizio per il volontariato di Bergamo Oscar Bianchi.

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