La denuncia di una lettrice

A scuola in bus da Sotto il Monte a Bergamo: «Studenti stipati come animali»

Pullman sovraffollati, porte che si chiudono a malapena e fermate mancate. Eppure «paghiamo 72 euro al mese, vogliamo un servizio adeguato»

A scuola in bus da Sotto il Monte a Bergamo: «Studenti stipati come animali»
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«Non sono una mamma chioccia e non pretendo neanche che mia figlia si sieda. Ma avere un servizio adeguato sì, lo rivendico. Noi paghiamo 72 euro al mese di abbonamento». Sono solo le prime settimane di scuola, ma ecco alzarsi una nuova voce esasperata dalla situazione del servizio di trasporto scolastico verso Bergamo. Dopo il genitore che si lamenta del sovraffollamento dei bus fuori dal Paleocapa, dopo lo strano caso della fermata fantlatasma a Osio Sopra, questa volta la voce si alza da Sotto il Monte.

«Qui l’unico servizio di trasporto è quello dei bus della Locatelli. Tuttavia, l’offerta è del tutto inadeguata al numero di ragazzi e ragazze che ogni mattina si alzano presto per andare a scuola a Bergamo. Io accompagno mia figlia alla fermata mentre vado a lavoro e quindi vedo la situazione. I pullman sono stracolmi di studenti. Confrontandomi con amiche e conoscenti, ho scoperto che, in qualche fermata, il pullman neppure si ferma da quanto è pieno. Quei venti chilometri che ci separano da Bergamo sono un incubo».

Pullman sovraffollati, porte che si chiudono a malapena e contro le quali i ragazzi si accalcano per riuscire a salire sui mezzi, fermate mancate. Suona come un déjà-vu - ed effettivamente lo è - e sono i problemi principali lamentati proprio sulla linea di Sotto il Monte.

La lettrice continua: «Io ho chiamato la Locatelli e ho chiesto anche un colloquio a quattr'occhi con loro. Nel mentre, mi sono mossa sentendo pure la Segreteria dell’assessore di Bergamo, nonché l’assessore di competenza anche del mio Comune. Vorrei che gli enti locali fossero allertati dalla situazione, perché in questo modo sarà forse possibile smuovere qualcosa. I pullman, quando arrivano, sembrano dei convogli con animali stipati. Alla Locatelli sembra non importare delle difficoltà che devono sopportare gli studenti, dell’incertezza che vivono i genitori che devono andare a lavoro senza sapere se proprio figlio o figlia riuscirà a raggiungere la scuola quel giorno oppure no. Anche io ho fatto le scuole a Bergamo, anche io so che sul bus non si può pensare di stare come dei reali in carrozza. Ma questo è troppo».

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