Addio passaggio a livello in via Moroni, la proposta di Rfi per non chiudere alle auto
Con il raddoppio della tratta ferroviaria tra Bergamo e Curno, il rischio è che la via chiuda per sempre al traffico carrabile
La cancellazione del passaggio a livello non interromperà via Moroni, ma il transito delle auto sarà limitato a una direzione, verosimilmente in uscita dal centro di Bergamo, attraverso un sottopasso ciclopedonale e carrabile. Questa è la soluzione che Rfi ha presentato al Comune su uno dei temi viabilistici più dibattuti dei mesi scorsi.
Un problema non da poco
Il raddoppio della tratta ferroviaria tra Bergamo e Curno, infatti, prevede la soppressione di alcuni passaggi a livello, due dei quali collocati nel Comune di Bergamo: quello di via King e quello - appunto - di via Moroni. Mentre per via King la realizzazione di un'alternativa viabilistica è di facile realizzazione, la situazione di via Moroni risulta molto più complessa per diversi motivi, dalla sezione stradale in prossimità del passaggio piuttosto angusta ai diversi passi carrabili presenti, fino all'interferenza di almeno due rogge interrate.
La proposta di Rfi ha quindi previsto la realizzazione di un sottopassaggio ciclopedonale e dunque la chiusura carrabile di via Moroni in entrambi i sensi di marcia, con buona pace degli automobilisti diretti a Dalmine che dovrebbero necessariamente percorrere via dei Caniana. In alternativa, l'azienda ha ipotizzato la realizzazione di un sottopassaggio sia carrabile (a senso unico) sia ciclopedonale, sebbene richiederebbe tempi di realizzazione più lunghi e maggior interferenza con i passaggi carrabili corrispondenti, pur mantenendoli operativi.
Prosegue l'iter progettuale per minimizzare l'impatto
«Inizialmente, la posizione del Comune - spiega Stefano Zenoni, assessore alla Mobilità di Bergamo - è stata di valutare con interesse la soluzione del solo ciclopedonale, per il minor impatto cantieristico dell'opera. Il Comune ha richiesto dal 2019 diversi studi di traffico di approfondimento a Rfi per testare la tenuta del sistema ed in particolare di Largo Tironi, che, insieme a via dei Caniana, diventerebbe il terminale dei flussi interrotti in Via Moroni. I risultati di queste simulazioni ipotizzavano una sostanziale tenuta del sistema, con qualche difficoltà aggiuntiva in particolare nella punta della sera».
Uno scenario tuttavia mutato profondamente a partire della seconda metà del 2021 per l'arrivo del progetto Brt e del relativo finanziamento Pnrr: la nuova linea di trasporto insiste infatti proprio su Largo Tironi e via dei Caniana, rendendo necessari studi aggiuntivi e più approfonditi per testare il modello viabilistico. Perciò il Comune ha chiesto a Rfi di valutare l'allargamento del fornice di uscita da Largo Tironi verso via San Bernardino, in modo da poter garantire due corse e agevolare l'uscita da quel nodo.
«Rfi dovrà infatti intervenire sul quel ponte ferroviario per il raddoppio della linea e quella poteva essere l'occasione per modificare l'ampiezza della strada d'uscita - aggiunge Zenoni -. A fronte dell'anticipato diniego per ragioni strutturali della fattibilità di questa ipotesi, di concerto con l'Amministrazione comunale Rfi è tornata a rivedere le ipotesi sostitutive per via Moroni e ha avviato la progettazione di un sottopasso carrabile e ciclopedonale in Via Moroni, esattamente nel luogo in cui si trova oggi il passaggio a livello».
Si prosegue quindi con l'iter di progettazione; nei prossimi mesi saranno presentate le prime soluzioni progettuali che definiranno le caratteristiche del futuro sottopasso carrabile e ciclopedonale. Quel che risulta chiaro già allo stato attuale è che il senso di marcia sarà unico, probabilmente in uscita dal centro città, e che all'altezza del futuro sottopasso non consentirà il transito a mezzi pesanti o al trasporto pubblico. Nessuna cesura, però, sarà realizzata tra i due “pezzi” di via Moroni, le aree di via Cerasoli e di via dei Caniana rimarranno quindi connesse e percorribili anche da veicoli privati. Si cerca, inoltre, di minimizzare l'impatto del cantiere in termini di tempistiche e limitazioni.