Il Comune si dice tranquillo

Affido diretto della gestione del Centro sportivo al Villaggio degli Sposi, Anac chiede altri documenti

La questione era esplosa nel 2019, con la richiesta del consigliere leghista Rovetta di fare chiarezza sulle modalità di assegnazione

Affido diretto della gestione del Centro sportivo al Villaggio degli Sposi, Anac chiede altri documenti
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Lo stadio Bombonera di Buenos Aires è uno degli impianti sportivi dove il pubblico si scalda di più al mondo; l’omonimo "social pub", inaugurato nel maggio 2021, del Villaggio degli Sposi sta diventando uno dei locali più amati dai bergamaschi (soprattutto dagli amanti dello sport e degli spazi aperti), ma anche un posto dove a scaldarsi di più è la polemica.

Anac (l'Anticorruzione) è infatti tornata a chiedere ulteriore documentazione al Comune di Bergamo sulla questione dell’affidamento diretto a Nutopia per la gestione del centro sportivo Don Bepo Vavassori, dove il Bombonera si trova. La questione pone le radici nel 2019, quando il consigliere comunale dalla Lega Stefano Rovetta inviò un esposto all’ente. Come già aveva spiegato in Consiglio comunale, Rovetta, appoggiato dagli altri consiglieri del Carroccio, ha avanzato la richiesta di fare chiarezza in merito alle procedure di affidamento seguite da Palazzo Frizzoni in merito al Villaggio, dato che, a suo dire, era stata inspiegabilmente scartata la gara di evidenza pubblica.

Il Comune ha fin da subito sostenuto, e così sostiene tutt’ora, che l’affidamento diretto sia stato fatto dopo aver effettuato tutte le opportune esplorazioni di mercato per individuare un operatore, che però non si è trovato. Solo a quel punto avrebbe deciso di passare all’affidamento diretto. L’Anticorruzione ha spiegato di aver avviato a marzo del 2020 un procedimento di vigilanza nei confronti di Palazzo Frizzoni, ritenendo errate le modalità seguite per l’affidamento, per poter acquisire le controdeduzioni richieste.

Alla risposta del Comune, che parlava di «esplorazioni di mercato», Anac ha voluto andare più a fondo e capire cosa si intendesse con tale espressione. Ora, proprio in questi giorni, ecco che l'ente ha chiesto nuovamente ulteriore documentazione.

La Giunta si dice sicura del proprio operato e in una nota a L'Eco di Bergamo ha fatto sapere: «Siamo a disposizione di Anac per tutti gli approfondimenti del caso. Entro venti giorni, come richiesto, produrremo tutta la documentazione richiesta, dove si accerta che la manifestazione d’interesse pubblicata sull’impianto sportivo non ha avuto riscontro positivo». La questione sollevata nel 2019 si sta quindi protraendo nel tempo e la fiamma della polemica continuerà a bruciare ancora per un po’.

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