Una residente

Aler ormai non perde più un colpo: topi e degrado in via Codussi, ma nessuno risponde

Una signora che vive da quarant'anni nel complesso racconta la sua esasperazione: «Qui si spaccia, ci sono furti e bici e moto abbandonate»

Aler ormai non perde più un colpo: topi e degrado in via Codussi, ma nessuno risponde
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di Marta Belotti

«Abbiamo scritto mail ad Aler, abbiamo provato a chiamarli, ma nulla. Quando rispondono, rispondono vagamente, prendono tempo o si arrampicano sui vetri». La signora vive da quarant’anni nelle case Aler di via Codussi a Bergamo, ma una situazione come quella che si sta presentando in questi ultimi anni non l’ha mai vista.

Tra le problematiche più gravi, l’arrivo di piccoli visitatori infestanti: i topi. «Ci sono ormai da mesi, si rifugiano nelle cantine e salgono fino a entrare nelle case. Il problema è che c’è gente che dà loro da mangiare o lascia cadere cibo dalle finestre. Nessuno ha mai dato indicazioni sui comportamenti da tenere o segnalato le abitudini scorrette», lamenta la donna, prima di specificare: «L’altro giorno sono arrivati finalmente quelli della disinfestazione, ma Aler li ha mandati solo dopo che noi abbiamo scritto numerose mail e sotto la minaccia che, se avessero continuato a ignorarci, avremmo chiamato l’Ats. La situazione era diventata insostenibile! Inoltre, siamo consapevoli che la recente disinfestazione non risolverà il problema. Dovrebbero passare una volta ogni due o tre mesi almeno, invece anche su questo Aler è latitante e chissà quando mai verrà fatta la prossima».

Quello dei topi è solo il più recente di una vera e propria lista di problemi, che la signora inanella l’uno dopo l’altro, dando forma a una spirale di degrado che coinvolge le ben 74 famiglie risiedenti nel grande complesso di quattro condomini.

«Per capire in che situazione di abbandono riversiamo basta pensare allo scooter che giace dimenticato da anni, occupando tra l’altro uno dei posti auto. Ho fatto la segnalazione più volte, ma mai nessuno è venuto a rimuoverlo. Senza contare le bici rubate, che vengono lasciate nei nostri cortili. A tal proposito, ricordo ancora di quella volta che uno dei residenti è entrato con un’auto, che sapevamo esser stata rubata. L’abbiamo denunciato, ma niente, nessuno ha mai fatto nulla. Talvolta i furti avvengono all’interno del nostro stesso complesso, da parte di residenti a danno di altri, come è successo a mia figlia. Qualcuno le ha rubato la moto e non ci si può immaginare la trafila che abbiamo dovuto affrontare per andare davanti al Giudice di Pace a far togliere le innumerevoli multe che il ladro si era preso usando il nostro mezzo! Dobbiamo sempre arrangiarci e siamo costantemente lasciati a noi stessi». (...)

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