La discussione

Alla parrocchia di San Francesco di Bergamo verrà proiettato il film no vax

Don Marossi ha aperto le porte al gruppo che si occuperà della proiezione e del seguente dibattito nel nome della liberà di espressione

Alla parrocchia di San Francesco di Bergamo verrà proiettato il film no vax
Pubblicato:
Aggiornato:

Invisibili, il film contro i vaccini, arriva a Bergamo e sarà proiettato alla parrocchia di San Francesco d'Assisi, tra Borgo Palazzo e Celadina, non troppo distante dal cimitero simbolo dei morti di Covid in una città tra le più colpite nella fase iniziale della pandemia. La pellicola - che sta facendo il tour in tutta Italia sollevando non poche polemiche - verrà proiettata domenica prossima, 15 gennaio, nella sala multifunzionale della parrocchia. E il fatto ha subito innescato la discussione e le critiche.

Testimonianze contro i vaccini

Il film raccoglie le testimonianze di persone che hanno avuto reazioni avverse ai vaccini con l’obiettivo di far riconoscere risarcimenti a chi si ritiene danneggiato, ma fino a questo momento "invisibile" e inascoltato. Racconti che, non è difficile immaginare, stanno alla base della battaglia di attivisti no vax contro la campagna vaccinale, percepita come imposta e dannosa. Nell'ora e mezza di documentario vengono messi discussione i vaccini, che, come per converso il caso cinese insegna, hanno preservato la popolazione da nuove ondate drammatiche come quelle conosciute prima delle campagne vaccinali.

Le parole del don che ha ospitato l'evento

La proiezione della pellicola, dalla durata di un'ora e mezza, sarà seguita da un dibattito, moderato dal medico Erminia Ferrari, all’interno del quale interverranno il regista Paolo Cassina, il medico Paolo Schicchi, l’avvocato Fabrizia Vaccarella e la cantautrice Maria Grazia Persico. Sono solo voci, non confermate e anzi smentite, quelle che parlano di un invito rivolto a Gori e al presidente dell’Ordine dei Medici Guido Marinoni.

Il parroco don Mario Marossi, che ha concesso i locali, ha spiegato al Corriere Bergamo: «Non condivido queste idee, ma sono per la libertà di espressione. Ho deciso di affittare la sala a queste persone perché si configura come uno spazio di incontro e di dibattito e credo che ognuno debba essere libero di esprimere le proprie opinioni. L’iniziativa non mi è stata presentata come un incontro no-vax con il fine di contestare, ma come un dibattito su ciò che la medicina ha da dire a proposito dei fenomeni avversi. Ho dato la mia disponibilità anche perché conosco alcune di queste persone, tra le quali ci sono anche due famosi sacerdoti».

E di sacerdoti no vax se ne è già parlato molto quando è scattata la polemica sui tre preti di Mapello, Ambivere e Valtrighe, che si erano distinti non solo per le loro posizioni contro i vaccini, che li aveva portati a stendere un opuscolo avverso, lanciare la creazione di un "fondo tamponi", e progettare persino un pellegrinaggio nel nome della lotta ai vaccini.

Seguici sui nostri canali